Viterbo, 28 settembre. Una scelta non casuale, quella della Cia Lazio Nord, di convocare il proprio comitato esecutivo presso gli uffici della cooperativa Doganella in località Roggi a Canino: da sempre infatti esiste una sintonia tra la cooperativa laziale e la Cia a testimonianza di un rispetto e di una consonanza pluriennale sui temi dell’agricoltura. ’invito della Doganella è stato quindi accolto con entusiasmo dalla “nuova” Cia Lazio Nord, sempre in prima linea per quanto riguarda i servizi resi al settore, ed i suoi delegati si sono riuniti per esaminare importanti questioni all’Ordine del giorno presso la Sala Riunioni della cooperativa. Ma l’incontro è stato anche occasione per affrontare temi molto “caldi”, come le coltivazioni biologiche, l’impatto dell’agricoltura sul territorio, e quello della fauna selvatica sulle realtà agro-zootecniche dell’alto Lazio. Temi che da anni ormai occupano le agende di tutte le realtà che gravitano attorno al mondo agricolo, ma che recentemente – specie l’ultimo – hanno investito anche il grande pubblico, informato, non sempre in maniera corretta ed oggettiva, dai media nazionali. La discussione, anche animata in alcuni momenti ma sempre improntata alla volontà costruttiva tipica della CIA, ha evidenziato le grandi difficoltà che gli agricoltori tutti – e quelli laziali in particolare – devono affrontare quotidianamente, spesso districandosi in una burocrazia che tutto sembra fuor che amica.

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