E’ stato arrestato anche il terzo componente del gruppo che a gennaio dello scorso anno, fuori da una discoteca, aggredì un giovane carabiniere. L’uomo si era rifugiato all’estero ma è stato trovato ed estradato. Il 13 giugno dell’anno scorso a Manziana gli agenti della squadra mobile della questura di Viterbo hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti ventenni, indagati in concorso in rapina e lesioni aggravate ai danni di un giovane allievo maresciallo dei carabinieri. Il militare aveva subito la frattura del naso e la rottura di due denti durante una violenta aggressione, finalizzata alla sottrazione del portafoglio e del telefono, nel corso di una serata trascorsa in una discoteca di Caprarola alla fine di gennaio dell’anno scorso. L’indagine si era conclusa con l’emissione delle misure restrittive da parte del gip di Viterbo ma un terzo indagato si trovava all’estero e, messo a conoscenza del procedimento a suo carico, non era più rientrato. La procura ha ottenuto così un mandato d’arresto europeo che è stato eseguito, nei giorni scorsi, dal Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza con la collaborazione della polizia del Lussemburgo, dove si trovava l’uomo, un 20enne di nazionalità lituana. Questo è stato trasferito in Italia lunedì con un volo diretto all’aeroporto di Bologna, dove ad attenderlo c’erano i poliziotti della squadra mobile di Viterbo che, insieme ai colleghi della polizia di frontiera aerea, gli hanno notificato l’ordinanza trasferendolo a Monterotondo per restringerlo agli arresti domiciliari.