TARQUINIA - Francesco Sposetti gongola, forte del suo 41,76%. Alessandro Giulivi riflette per l’inaspettato 25,40%, ma non molla la presa e rilancia con l’intento di riportarsi a casa i voti di centrodestra andati dispersi.

La riconferma a sindaco per Giulivi è una strada tutta in salita, che dovrà puntare tutto sul recupero del rapporto con i cittadini, lasciati troppo indietro a favore di progetti e lavori, che pure ci sono e sono tanti. “Fare, saper fare e saper dire” dovrebbero infatti camminare sempre di pari passo e a Giulivi sicuramente l’ultimo sapere è mancato. Il voto “di protesta” è chiaro, e i giorni rimasti per recuperare sono pochi. Il duello del 23 e 24 giugno si giocherà tutto sulla persona. Sposetti ha impostato la sua campagna elettorale sul dialogo con i cittadini, Giulivi nel segno della continuità per completare le tante opere da realizzare, con progetti ambiziosi. Intanto le reazioni al risultato sono diverse.

LA SODDISFAZIONE DI SPOSETTI «Un grande risultato - le parole di Sposetti ai suoi - Avete fatto sentire la vostra voce, condividendo la nostra visione di una Tarquinia più aperta e inclusiva. Nelle prossime due settimane continueremo ad impegnarci per raggiungere il nostro obiettivo: dare alla città un’amministrazione finalmente aperta al dialogo e attenta alle istanze della comunità. Saremo la voce di tutti e il palazzo comunale tornerà a essere la casa dei tarquiniesi».

DISPIACIUTO MA FIDUCIOSO GIULIVI E' dispiaciuto il sindaco Alessandro Giulivi che tuttavia non esclude la possibilità di “riportare a casa” i voti di centrodestra dispersi tra i vari candidati. «Adesso dobbiamo metabolizzare il risultato. Si riparte da zero e ho la sensazione che i voti non arrivati al primo turno possano ritornare a casa».

BACCIARDI AGO DELLA BILANCIA Di certo è molto amareggiato Renato Bacciardi, al quale sono mancati 400 voti per accedere al ballottaggio. Non ha ancora dato indicazioni su come intende orientare il suo elettorato e qui forse dovrà entrare in gioco il presidente della Regione Rocca per ricucire lo strappo nel centrodestra, posto però che per Bacciardi hanno votato anche gli ex Pd Mazzola e Antonelli, in difficoltà ad allearsi con gli ex amici e forse anche con Giulivi.

I PIU’ VOTATI Sul fronte delle preferenze, la più votata di questa tornata elettorale è l’assessora Betsi Zacchei, di Fratelli d’Italia, con ben 242 preferenze, avanti ad Enrico Leoni del Pd che (225). Terza degli eletti la presidente del consiglio comunale Federica Guiducci(220) della lista Futura. Molto bene per l’ex presidente dell’Agraria Alberto Tosoni, 207 preferenze, nella lista Tarquinia città aperta a sostegno di Bacciardi. Il vicesindaco Luigi Serafini Fdi ottiene 201 preferenze e Sara Cori (Fi) 191. Matteo Costa con 156 primeggia nella lista di Martina Tosoni, mentre Andreani con 140 è in testa nella lista M5s per Sposetti.

LE IPOTESI DI CONSIGLIO Attendono conferme le ipotesi di consiglio. Da una primissima proiezione, in caso di vittoria di Sposetti entrerebbero all’opposizione 3 consiglieri di Fdi(Giulivi, Zacchei e Serafini), 2 per Bacciardi (Bacciardi e Alberto Tosoni) e Martina Tosoni. In caso di vittoria di Giulivi invece, sembrerebbero entrare in opposizione 4 consiglieri nelle liste di Sposetti e due per Bacciardi, lasciando fuori la Tosoni.

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