CERVETERI - «Una scelta scellerata» per il sindaco Elena Gubetti quella del ridimensionamento scolastico della Don Milani di Valcanneto ad opera della Regione che provocherà perdita di posti di lavoro tra amministrazione e segreteria e in più la dipendenza forzata da un altro istituto, quello di Marina di Cerveteri. Più duro era stato Giuseppe Zito, consigliere comunale Pd, attaccando il governatore Rocca e i suoi alleati. «La Giunta di centrodestra – sono le sue parole - che in quei borghi rurali ha raccolto consensi con percentuali quasi plebiscitarie alle scorse elezioni, ha ritenuto di ringraziare così la popolazione che ha dato loro fiducia. Neanche a sperare nella riconoscenza delle forze politiche di centrodestra del territorio rinchiusi nel silenzio più assoluto». Non è mancata però la replica. «Negli ultimi anni è stata proprio sua giunta comunale di centrosinistra a Cerveteri a favorire la chiusura di alcuni plessi scolastici rurali che guarda caso facevano capo proprio alla Don Milani di Valcanneto. Inoltre, le recenti e discutibili scelte di spostare sezioni della primaria da Borgo San Martino a Valcanneto e sezioni della scuola dell'infanzia da Valcanneto a Borgo San Martino hanno ovviamente favorito la dispersione scolastica dei residenti in altri istituti scolastici dei comuni limitrofi. Respingiamo al mittente le accuse gratuite rivolte al governo della Regione Lazio e all'opposizione comunale di cui facciamo parte», hanno scritto in blocco i consiglieri comunali di minoranza Luigino Bucchi, Salvatore Orsomando, Lamberto Ramazzotti, Giovanni Moscherini, Gianluca Paolacci, Luca Pergentili, Vilma Pavin, Alessandro Fondate. Diatriba a parte, non sono da escludere azioni di contrasto da parte della maggioranza dopo scelta della Regione.

Tornando alla presa di posizione del primo cittadino di Cerveteri, non sono da escludere battaglie legali. «Una scelta davvero scellerata – rilancia Gubetti -, calata dall'alto senza nessun tipo di coinvolgimento degli uffici comunali e degli istituti, che magari avrebbero saputo indicare soluzioni alternative che esistono e sono percorribili. Un atto unilaterale per il quale esprimo a nome di tutta l'amministrazione la totale contrarietà».

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