Un milione e 500mila euro. Tanto vale la variazione al bilancio inerente la devoluzione di vecchi mutui per le strade, proposta dal presidente Alessandro Romoli e approvata dal consiglio provinciale nell’ultima seduta del 2023.

In vista del via libera al bilancio di previsione, che dovrebbe essere oggetto di trattazione dell’assise di Palazzo Gentili intorno a metà gennaio, il parlamentino di via Saffi ha proceduto ad alcuni atti propedeutici alla manovra finanziaria.

Sul tavolo, oltre alla variazione, anche la revisione ordinaria delle partecipazioni societarie possedute al 31 dicembre 2022.

Una ricognizione annuale sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle Partecipate che «ha visto l’ente presidiare soprattutto quelle in liquidazione, tra cui la Robur, che ha fatto registrare una riduzione del debito da 900mila euro a 400mila» ha sottolineato il presidente Romoli.

La vicenda della liquidazione della Robur, che continua a produrre debito, balla sul tavolo dell’amministrazione provinciale - e non solo - da oltre 20 anni. Da quando cioè è nata Talete, nel lontano dicembre 2003.

E della spa idrica «la Provincia detiene, in maniera impropria, il 12% delle quote societarie che dovranno essere acquistate per quota parte dai Comuni in tempi brevi» ha rammentato Romoli.

Questioni importanti che sono però passate pressoché in secondo piano, dato che nell’ultima assise del 2023 l’attenzione è stata assorbita in maniera pressoché totale dalla mozione, votata all’unanimità sia dal consiglio sia dall’assemblea dei sindaci, per esprimere la contrarietà dell’intera provincia a ospitare in terra di Tuscia il deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari.

Per Palazzo Gentili il vecchio anno si è concluso quindi con il grido d’allarme e la volontà comune di proseguire la battaglia nel 2024 - anche con azioni legali - a tutela del territorio già ampiamente abusato da pesanti servitù di vario genere. Dall’invasione di impianti fotovoltaici a quelli dei rifiuti, dalla discarica a servizio dell'intero Lazio al rischio di dover ospitare un’infrastruttura nazionale per stoccare le scorie radioattive dell’intero Paese. Tra l’altro il ministero prevede anche che possano presentare la propria autocandidatura non solo i Comuni ma anche strutture militari dismesse. E diversi complessi sono ubicati nel Viterbese. Il passaggio del testimone tra il vecchio e nuovo anno per Palazzo Gentili comunque è stato sottolineato anche dal ritorno delle sedute nell’aula consiliare, dopo il restyling tecnologico che l’ha resa multimediale. Schermi ad alta definizione consentiranno collegamenti video e videoconferenze più performanti, ogni postazione inoltre è dotata di un computer da cui si potrà votare elettronicamente. L’amministrazione Romoli ha anche provveduto a munire tutti i Comuni di un computer dotato di un programma che agevolerà le attività amministrative tra le municipalità e l'ente di via Saffi.

Addio all’anno vecchio dunque, benvenuto 2024. Anche se diverse questioni sul piatto sono annose e decisamente spinose.