CIVITAVECCHIA – Aula Pucci gremita per il consiglio comunale aperto in cui si è discusso dell’attuale situazione dell’Università agraria - assente - di Civitavecchia e dell’annoso problema degli usi civici. Tanti gli interventi di cittadini, esponenti di associazioni, comitati e professionisti che hanno preso la parola per descrivere una situazione che è stata definita dallo stesso sindaco Ernesto Tedesco «paradossale». Ad aprire il consiglio il presidente dell’assise Giancarlo Frascarelli che ha detto: «Quello che è accaduto in questi anni è veramente anomalo, fa fare veri passi indietro al nostro paese per colpa di questa burocrazia incancrenita. Bisogna cercare di fare tutti insieme passo in avanti una volta e per sempre».

Dall’opposizione sono arrivate proposte, come quella di una class action da parte del consigliere Fabiana Attig, o di una visita, una processione di protesta di tutto il consiglio comunale e della giunta dal Pincio fino a Tribunale e Agraria, proposta che è piaciuta e che sarà discussa nel corso della conferenza capigruppo di domani.

Le problematiche sono sempre le stesse, ad esempio ha parlato l’ex consigliere Erminio Pepe che ha evidenziato gravi criticità nella gestione dell’ente. I membri del Comitato usi civici hanno ribadito le loro ragioni e chiesto di andare ad elezioni. È stato anche ricordato che ben 100 soci sono stati epurati dall’ente e che l’attuale cda sta rimandando le elezioni da tre anni. Il consigliere di maggioranza Vittorio Petrelli ha esortato ad azioni eclatanti mentre il sindaco Tedesco ha ribadito l’impegno a muoversi tutti uniti verso la soluzione di una «situazione anomala».

A chiusura il primo firmatario della richiesta del consiglio aperto Vincenzo Palombo (FdI) ha ringraziato i cittadini che si sono uniti nel Comitato e ricordato che «il problema innesca un circolo vizioso per tutto ciò che è l’economia circolare che ruota intorno a queste abitazioni su cui non si può fare niente».