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VITERBO – All’aeroporto Tommaso Fabbri di Viterbo venerdì è atterrato il primo jet executive che di fatto ha dato il via al traffico civile in questo scalo.
La notizia è stata data dalla sindaca Frontini sul suo profilo Instagram.
“Ieri - scrive postando il video dell’atterraggio - è successa una cosa che rappresenta una rivoluzione per lo sviluppo turistico della città: il primo Executive Jet atterrato all’aeroporto di Viterbo. Di passi avanti, da quando si parlava dell’infattibile e dannoso “Ciampino” dell’alto Lazio, ne sono stati fatti: l’aeroporto aperto al traffico civile apre le porte ad un turismo nazionale ed europeo di qualità, una grande risorsa di sviluppo economico per la Tuscia.
Nel novembre 2022, ribadimmo questa posizione alla direzione generale per gli Aeroporti del Mit in risposta alla richiesta di osservazioni sulla “Proposta di Piano nazionale degli Aeroporti” redatto da parte dell’Enac. Oggi - conclude Frontini - un primo passo significativo per questo progetto vede la luce”.
Un annuncio che ha innescato subito la polemica. Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luigi Maria Buzzi, ha ricordato alla sindaca l’impegno del ministro Crosetto e dell’onorevole Rotelli su questo progetto.
Buzzi parla infatti «di un risultato concreto, raggiunto grazie all’impegno determinante del ministro della Difesa Guido Crosetto e del deputato viterbese Mauro Rotelli, che si sono spesi senza sosta nei tavoli decisionali, ascoltando e sostenendo il nostro territorio anche quando molti preferivano fare passerelle o post autocelebrativi». Per Buzzi «il primo volo civile atterrato nei giorni scorsi è la testimonianza di un percorso che ha coinvolto lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, le autorità competenti e le realtà politiche che davvero hanno creduto in questo progetto».
«Stupisce ma non troppo – dice Buzzi - l’atteggiamento della sindaca Chiara Frontini, che tenta oggi di intestarsi un successo cui non ha contribuito in alcun modo.
Il tracciato per l’abilitazione al traffico civile non è stato né favorito né agevolato dalla sua amministrazione, che ha preferito rimanere alla finestra. Invece di limitarsi a pubblicare post trionfalistici, sarebbe bastato guardarsi intorno: le buche, l’erba alta e l’assenza di segnaletica nella zona dell’aeroporto civile sono sotto gli occhi di tutti, e restituiscono un’immagine trascurata della città a chi arriva».