CIVITAVECCHIA – Tolleranza zero. È quanto hanno annunciato gli assessori Stefano Giannini e Vincenzo D’Antò a poche ore dalla nuova pulizia straordinaria della Frasca, con rimozione di cumuli di rifiuti e discariche abusive sorte in riva al mare, in quel Monumento naturale che richiede una fruizione diversa e consapevole. 

«Questa mattina siamo tornati, nel giro di pochi giorni, alla Frasca e grazie al sostegno del presidente dell’Adsp Pino Musolino – ha spiegato Giannini – abbiamo provveduto a ripulire nuovamente la zona. Ma non si può certo andare avanti in questo modo». Ecco perché l’amministrazione ha intenzione di convocare a breve una riunione con i carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico), l’Adsp, l’Arsial e la Capitaneria di porto «per predisporre – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – un piano di controllo e sicurezza della zona». Un piano che passi necessariamente anche dall’installazione della videosorveglianza e di foto trappole «per andare ad individuare e punire in maniera esemplare – ha proseguito Giannini – i trasgressori e chiunque abbia intenzione di abbandonare qui i propri rifiuti, trasformando la zona in una discarica a cielo aperto. Finché non si concluderà il progetto di valorizzazione dell’area, chi va alla Frasca deve riportarsi indietro il rifiuto, così come accade in ogni oasi protetta. Nel frattempo valuteremo possibili soluzioni temporanee per la raccolta dei rifiuti, ma serve rispetto da parte di tutti». 

Nel frattempo l’amministrazione è determinata a procedere spedita per portare a termine il progetto da oltre 4 milioni di euro dell’Authority per la riqualificazione e valorizzazione della Frasca. Questa mattina infatti gli assessori hanno avuto un incontro con Città metropolitana che, qualche mese fa, aveva inviato al Pincio un preavviso di diniego citando l’obsolescenza dei documenti accumulati nel corso degli anni per la procedura di variante urbanistica. «Abbiamo trovato una soluzione per evitare di iniziare da capo tutta la procedura – ha assicurato l’assessore D’Antò – venerdì mattina i tecnici di Comune, Adsp, Arsial e Città metropolitana si incontreranno per individuare quei pareri che andranno aggiornati, chiedendo agli enti interessati la conferma del precedente parere. Un iter più snello, con la politica che ha dimostrato di voler far ripartire il progetto nei tempi più brevi possibili». L’obiettivo è quello di portare in consiglio comunale, nel giro di un paio di mesi, la delibera da approvare per il via libera definitivo al progetto che, dopo un passaggio anche in maggioranza, rimarrà comunque lo stesso di quello già illustrato nei mesi scorsi. 

«Vogliamo rendere questa zona un gioiello per la città – ha concluso il consigliere Avs Ismaele De Crescenzo – ma come tale va rispettata. Dobbiamo far capire che, essendo un monumento naturale, la fruizione sarà un po’ diversa. Sicuramente non permetteremo né discariche né accampamenti abusivi».