La Regione accelera nel processo di dimensionamento scolastico. La giunta regionale ha stabilito che già per il prossimo anno scolastico 2024/2025 avverrà la riduzione di 37 autonomie scolastiche contro le 14 inizialmente previste, una sforbiciata che riguarderà le direzioni scolastiche di elementari, medie e superiori. Nella Tuscia era previsto il taglio della dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo di Grotte di Castro a settembre del prossimo anno e di altre due dirigenze a settembre 2025 per un totale di 3 dirigenze scolastiche.

Sulla questione nei giorni scorsi dal consiglio provinciale era venuta una richiesta ben precisa: slittare di un anno, a settembre 2025, il taglio della dirigenza scolastica della scuola di Grotte di Castro per avviare dal prossimo mese di gennaio un tavolo per attuare il piano dei tagli, previsto dalla riforma Valditara, attraverso un’ottica orientata più ai territori e meno ai numeri.

«La nostra proposta - aveva spiegato il consigliere provinciale delegato, Eugenio Stelliferi - è quella di chiedere alla Regione di mantenere aperta la dirigenza a Grotte di Castro per tutto l’anno scolastico 2024-2025 e di rimandare il dimensionamento con la chiusura delle tre dirigenze scolastiche, come previsto dalla riforma Valditara, direttamente a settembre 2025. A quel punto saremo in grado di indicare quali dirigenze chiudere basandoci non più esclusivamente solo sul numero di studenti ma facendo una valutazione più ampia in termini di servizi per i territori e, in particolare, per i piccoli comuni».

Dalla Regione, per quel che si sa, non è ancora arrivata una risposta alla Provincia. Nel frattempo ci si chiede se e come questa accelerazione della Regione stessa incida sulla Tuscia, un territorio già fortemente provato dalle numerose reggenze in atto.