CIVITAVECCHIA – Si è svolta questa mattina, con carattere d’urgenza a Palazzo del Pincio, la Commissione Ambiente convocata dal presidente Ismaele De Crescenzo per affrontare il tema della sicurezza ambientale nell’area militare del Centro Chimico a Santa Lucia, al centro di recenti notizie e preoccupazioni legate alla presenza di sostanze chimiche pericolose.

All’incontro hanno preso parte rappresentanti della Asl Roma 4 – in particolare la direttrice del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Valentina Iannucci e il dottor Franco Albè – mentre non si è registrata la partecipazione del Cetli, come già anticipato nei giorni scorsi dal direttore del Cetli che aveva inviato una lettera al Pincio, in risposta alla richiesta di audizione. L’assenza è stata motivata con il richiamo alla riservatezza dovuta alle indagini in corso. Proprio su questo aspetto ha posto l’accento, introducendo i lavori della commissione, il presidente De Crescenzo, che ha ribadito il rispetto per il lavoro della magistratura, ma ha anche sottolineato come «il segreto istruttorio non possa essere un valore assoluto, soprattutto quando c’è in gioco la salute pubblica». Il presidente ha parlato di «una fase di grande incertezza», segnata da una «crescente preoccupazione tra i cittadini», con telefonate e richieste di chiarimento che arrivano ogni giorno. «Abbiamo il dovere – ha aggiunto – di porre domande, pur rispettando il perimetro dell’inchiesta giudiziaria, per dare risposte trasparenti alla popolazione».

Il sindaco Marco Piendibene, per quanto di sua competenza, ha inviato tre lettere ufficiali indirizzate allo Stato Maggiore dell’Esercito, ad Arpa Lazio e alla Asl Rm4, per chiedere la condivisione di tutte le informazioni tecniche disponibili e l’attivazione di un confronto operativo sui prossimi passi. In particolare, nella lettera allo Stato Maggiore è stato richiesto di individuare un referente tecnico con cui il Comune possa interloquire, proprio per non mettere in difficoltà nessuno rispetto alle indagini in corso, ma per ricevere indicazioni chiare sui profili di sicurezza ambientale e sanitaria e garantire il diritto della cittadinanza ad essere informata.

Durante la seduta, così come fatto dall’assessore all’Ambiente Stefano Giannini – che ha ribadito la disponibilità degli uffici e ha messo a disposizione tutte le informazioni già in possesso dell’Assessorato – il presidente De Crescenzo ha ringraziato la Asl per la partecipazione, sottolineando come, proprio a causa delle particolarità normative che regolano i siti militari, anche le autorità sanitarie civili dispongano al momento di informazioni parziali. Da qui l’urgenza di un quadro più chiaro: «Non riusciamo a capire cosa sia successo – ha detto – e non possiamo accettare che non ci sia chiarezza su un tema così delicato. L’obiettivo comune deve essere quello di tutelare la salute pubblica, al netto e nel rispetto del lavoro degli inquirenti».

Il presidente ha già fissato due nuove convocazioni, una per venerdì alle ore 11.00 dove saranno auditi l’Acea – anche per sapere se ad esempio il serbatoio idrico di Santa Lucia sia stato oggetto di potenziali infiltrazioni – e l’Osservatorio Ambientale, con i sindaci che si riuniranno il giorno precedente. Un’altra invece il 5 agosto con i vertici della Asl Rm4 e Arpa. Entrambe le sedute, come spiegano dal Pincio, sono importanti per proseguire il percorso di approfondimento e comprensione del problema. L’obiettivo, ha ribadito il presidente De Crescenzo, è quello di proseguire con determinazione nel lavoro di verifica e informazione, in un clima di massima collaborazione istituzionale.