CIVITAVECCHIA – La chiusura definitiva del canile municipale, dopo la morte dell’ultimo degli ospiti della struttura in zona Molacce, ha fatto discutere in città, con Civitavecchia che da anni non dispone di un canile in grado di soddisfare alle esigenze del territorio. Da anni si parla di un progetto per la realizzazione di una nuova struttura, che sia locale o comprensoriale, ma le idee non sono mai andate in porto. Associazioni e volontari, che da anni gravitano attorno al canile e hanno contribuito al benessere degli animali che vi sono stati ospitati, auspicano che si possa superare questo problema.

«L’amministrazione comunale ha sempre avuto a cuore la tutela della salute degli animali e la lotta al fenomeno del randagismo - ha assicurato l’assessore all’ambiente Stefano Giannini - il lavoro svolto dagli operatori del canile è stato eccezionale, dimostrando grande dedizione e passione per una missione di alto valore etico. Abbiamo mantenuto aperta la struttura anche per la cura di un solo cane, con un costo mensile significativo a carico della collettività: circa 11 mila euro mensili. Tuttavia, con la recente scomparsa dell’ultimo ospite del canile, come prescritto dalla Direzione Sanitaria della Asl competente, abbiamo disposto la chiusura. Rimaniamo comunque impegnati a trovare soluzioni che garantiscano la tutela e il benessere degli animali». Intenzione confermata anche dal sindaco Marco a Piendibene. «È ferma intenzione della nostra amministrazione - ha spiegato il primo cittadino - dotare Civitavecchia di una nuova struttura per l’ospitalità e la cura degli animali randagi. Parteciperemo con un progetto congruo ad bando di Città Metropolitana per il finanziamento di un canile, certi - ha concluso Piendibene - di poter ottenere i fondi necessari per realizzare una nuova struttura comunale che possa continuare a svolgere questo importante compito con la stessa qualità della precedente struttura».

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