CIVITAVECCHIA – Non tira una bella aria in casa Ater, ancora in attesa della nomina del commissario, e ora il direttore generale Emiliano Clementi rischia grosso.

Nei mesi scorsi Clementi era salito alla ribalta delle cronache, locali e non, per un brutto episodio che lo avrebbe visto aggredire un giornalista e per alcuni dubbi sollevati sul concorso che lo ha visto come unico partecipante e portato all'assunzione a tempo indeterminato come direttore generale dell'Ater di Civitavecchia. Un'inchiesta giornalistica che ha sollevato parecchi dubbi e perplessità sull'iter e sulle modalità applicate per il concorso e l'eco di questi fatti è giunta fino alle orecchie della Regione. La Pisana e l’ufficio di prevenzione della corruzione e trasparenza, infatti, avrebbero aperto un fascicolo proprio su Clementi e, nello specifico, sulla procedura di selezione che ha portato all'assunzione di Clementi stesso. E un bello scossone è arrivato nei giorni scorsi dalla responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, dottoressa Maria Chiara Coletta, che ha sollecitato gli uffici dell'ente di via Don Milani a rispondere in modo completo ed esaustivo alle richieste formulate.

Proprio nella stessa comunicazione ufficiale si legge che dalla lettura degli atti trasmessi emerge una situazione di conflitto di interessi reale, di fronte alla quale non si comprende se sia stata seguita la procedura prescritta dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Insomma anche la Regione ha deciso di vederci chiaro, soprattutto dopo gli articoli, il comportamento e i numerosi appelli arrivati solo negli ultimi mesi per un ente preda dell'immobilismo quasi totale. Basti pensare a quanto successo con la procedura di appalto dei lavori di via XVI Settembre o con l'imbarazzante stallo di via Veneto. Ricordiamo che sono circa 700 le famiglie inserite in graduatoria in attesa di ricevere una casa e che l'emergenza abitativa a Civitavecchia è una realtà sempre più ingombrante, soprattutto se si pensa al boom di affittacamere o canoni di locazione a breve termine: problema sollevato anche dall'assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei. Insomma, è tempo di dare una scossa e ora a trovarsi nei guai sembrerebbe proprio essere il direttore generale Clementi, rimasto momentaneamente solo alla guida dell'ente in attesa della nomina del commissario, attesa a giorni.

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