CIVITAVECCHIA – Un tentativo “precipitoso e grossolano di militarizzare e snaturare il ruolo della Polizia Locale”. Così l’Usb Pubblico Impiego e Enti locali definisce la decisione dell’amministrazione di voler armare la Polizia locale, con la delibera che andrà in consiglio comunale lunedì mattina. Ed il sindacato, di fatto, auspica uno slittamento della delibera per avviare «al più presto un confronto tra l’amministrazione comunale e tutte le parti coinvolte, al fine di analizzare al meglio ogni singolo aspetto di questo delicato progetto. In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere e analizzare con attenzione la bozza del nuovo regolamento per il corpo della polizia locale di Civitavecchia – hanno infatti spiegato – a nostro avviso si tratta di un testo incompleto, lacunoso e che ci sembra essere finalizzato esclusivamente all’inserimento di un articolo (l’articolo 12), con il quale si fa riferimento e si introduce il nuovo e specifico regolamento sull’armamento del corpo di polizia locale».

Secondo Usb nel nuovo regolamento «non c’è traccia della vera, enorme ed annosa criticità che affligge il comando della polizia municipale di Civitavecchia. Un comando che, nonostante le recenti nuove assunzioni – hanno sottolineato - risulta ancora fortemente sotto organico e che costringe, proprio per questo, gran parte del suo personale operativo a turni e servizi pesanti e molto stressanti. Tra l’altro, il mancato riferimento all’organico sul nuovo regolamento, non può considerarsi un fatto marginale. L’articolo 12, comma 2, della legge regionale 1/2005, prevede infatti che ci siano almeno due unità operative per ogni ottocento abitanti o frazione superiore a quattrocento abitanti, ovvero almeno due unità per ogni seicento abitanti per i comuni capoluogo di provincia. Non è un caso che il vecchio regolamento comunale per il corpo della polizia locale prevedesse, al suo articolo 7, un preciso riferimento alle esigenze di organico. A conti fatti, considerando i dati demografici del caso e la pianta organica del comando locale, a Civitavecchia mancano ancora diverse decine di agenti operativi. Altro che pistole». 

Alla luce di questa situazione e di fronte ad un simile scenario «ci sembra quindi assurdo e inconcludente continuare a proporre iniziative discutibili come quella di armare il corpo della polizia locale. Un’iniziativa, tra l’altro – hanno aggiunto - che sembra discostarsi molto dai reali compiti della polizia locale i quali, ricordiamo all’amministrazione comunale, dovrebbero essere orientati alla qualità della vita cittadina, alla tutela ambientale, al controllo della legalità amministrativa, ai tributi locali, al contenimento del disagio sociale e, ovviamente, a tutto ciò che riguarda la viabilità urbana e la sicurezza stradale. Come Usb pubblico impiego, alla vigilia del consiglio comunale che discuterà proprio questo nuovo regolamento, non possiamo quindi che opporci ad un tentativo che, peraltro, sembra più orientato a trasformare la polizia municipale in un apparato meramente repressivo piuttosto che a garantire agli agenti il sacrosanto diritto alla sicurezza».