LADISPOLI - «I cittadini hanno ragione su tutta la linea, presentiamo un esposto alla Corte dei Conti». Anche il Codacons di Ladispoli scende in campo contro il concerto di Capodanno che vedrà salire sul palco i rapper Emis Killa e Guè Pequeno. «I contribuenti, che si sono riversati a commentare i post relativi al concerto, sono infuriati soprattutto per il fatto che dovranno farsi carico loro, tanto per cambiare, del balzello: e 200mila euro a Emis Killa e Guè Pequeno rappresentano, per molti, una scelta inaccettabile, su cui a seguito di un esposto dell’associazione dovrà pronunciarsi la Corte dei Conti e su cui anche sponsor e istituzioni coinvolte dovranno a loro volta riflettere», spiegano dal Codacons Ladispoli che «condivide questa valutazione: organizzare un concerto invitando cantanti che sono accusati da tempo per i loro testi sembra davvero un’idea sbagliata, specialmente alla luce della mobilitazione scaturita negli ultimi giorni dai noti fatti di cronaca relativa all’omicidio di Giulia Cecchettin». Intanto a tornare sull'argomento, guardando all'impegno economico che la manifestazione comporterà per le casse comunali è Ladispoli Attiva: «C'è davvero qualcuno che riesce seriamente a confrontare dal punto di vista economico i "Capodanno in piazza" di città come Palermo (670mila abitanti), Messina (236mila abitanti) o Cagliari (154mila abitanti) con quelli di Ladispoli (41mila abitanti)?». Non solo, confrontando i costi del duo Killa-Pequeno emergerebbe che «per un concerto di qualche anno fa», svolto a Pescara, il compenso sia stato di «60mila euro (scatenando peraltro irritazione tra i consiglieri di Fratelli d'Italia pescaresi che lo reputavano troppo esoso), mentre qui a Ladispoli si prevede un costo di 200mila euro?». «Non si dica che è Capodanno perché gli artisti non sono neanche in esclusiva (proprio Pequeno dovrebbe esibirsi la notte di Capodanno nella Capitale, ndr) e quindi dovrebbero costare di meno».

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