CIVITAVECCHIA – Si dovrà attendere, almeno fino a maggio a questo punto, per poter dare avvio alle consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Università Agraria di Civitavecchia. Potrà essere la volta buona? Difficile dirlo oggi, considerati i numerosi slittamenti degli ultimi anni.

Dalla scadenza del mandato, e quindi da aprile 2020, sono state indicate diverse date per le consultazioni elettorali, tutte disattese. Ottobre, gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre: un posticipo di date dietro l’altro, per arrivare al 2024, a quattro anni ormai dalla scadenza naturale del mandato del cda presieduto da Daniele De Paolis. Proprio il presidente ha firmato, a fine dicembre, un avviso per comunicare come «il giorno 23.12.2023 è spirato il termine per la valutazione, da parte di questa Università, delle eventuali proposte non vincolate pervenute a cura dei soci. A partire dal 24.12.2023 - ha spiegato - decorrerà il termine di 120 giorni di cui all’avviso del Presidente del 4.10.2023 per l’eventuale impugnativa del regolamento, in difetto della quale si darà avvio alle operazioni elettorali (pubblicazione lista elettorale attivo e passivo, convocazione soci per il rilascio della tessera elettorale, nomina comitato elettorale, deposito liste elettorali e ogni altra attività prevista dal regolamento)». Dunque quattro mesi per poter eventualmente impugnare il nuovo regolamento elettorale che prevede, tra l’altro, il fatto che non possano candidarsi - e se eletti decadono - coloro i quali abbiano partecipato come candidati - e quindi non soltanto eletti o che hanno coperto incarichi - nelle liste elettorali delle consultazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali negli ultimi dieci anni. Sarà poi il presidente dell’Agraria a nominare il comitato elettorale, composto da cinque persone - un presidente e quattro componenti - non soci dell’ente e con incarico a titolo oneroso. L’elezione si effettua con sistema maggioritario, come peraltro già previsto.

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