CIVITAVECCHIA – Non serve alcun curatore per l’Università Agraria di Civitavecchia. È questo quanto recentemente stabilito dal Tribunale, nonostante l’indirizzo dato il mese scorso dal giudice Sorrentino che aveva poi portato il presidente Vigorito ad indicare il professor Bruno Capponi come curatore speciale. Il reintegro ai vertici dell’ente del presidente Daniele De Paolis e della sua vice, Damiria Delmirani, hanno fatto tornare il tribunale sui propri passi. 

«Potremmo dire che oggi è arrivata l’ennesima conferma che l’operato dell’Università Agraria di Civitavecchia va nella giusta direzione ma è un ragionamento troppo semplice – ha infatti spiegato il presidente De Paolis – piuttosto dobbiamo sottolineare ancora come il Tribunale di Civitavecchia ci dia ragione, di fronte a tutta la massa di azioni giudiziarie civili e penali che chi per contestare il nostro modo di amministrare ha scelto di attivare attraverso il clamore mediatico e la forza giudiziale invece del confronto democratico e professionale. Il Tribunale di Civitavecchia ha deciso che il curatore speciale, l’organo che a detta di qualcuno doveva salvare l’intera collettività civitavecchiese, non debba essere più nominato. Le ragioni sono molteplici. La prima è che lo stesso curatore non avrebbe potuto svolgere le funzioni di gestione alle quali era stato chiamato, poi perché l’istituto non è previsto per gli Enti come l’Università Agraria. Ancora perché gli organi dell’Università Agraria di Civitavecchia sono tutti in carica e legittimati ad operare».

De Paolis ne ha quindi approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Quindi i detrattori dell’attuale governance di questa gloriosa istituzione cittadina devono mettersi nelle condizioni di rispettare la giustizia attivandola per i loro diritti ma non per i loro interessi – ha aggiunto – stiamo lavorando da tempo a favore di tutta la cittadinanza, ed anche quindi nel rispetto di chi ci critica. Purtroppo il continuo e strumentale ricorso alla giustizia ci sottrae tempo e risorse che potevano essere impiegate in altre attività. Chi ci vuole danneggiare lo sa bene. Dei veri interessi di questi soggetti informeremo a breve tutta la cittadinanza. Nel frattempo – ha concluso De Paolis – ringraziamo ancora l’Avvocato Gerardo Macrini del Foro di Roma senza la cui elevatissima professionalità sarebbe stato ancora più difficile dimostrare la bontà e l’efficacia del nostro operato».