Un anno se ne va e porta con sé il meglio e il peggio di dodici mesi di politica, di sport e di cronaca. E sono adesso i media coi propri scriba , attenti ed intonatissimi cantori, a riesumare gli avvenimenti che più hanno destato attenzione e suscitato forti emozioni, delusione, gioie infinite, dolori insopportabili. Questa rubrica si nutre invece delle notizie che settimanalmente o mensilmente regalano curiosità e talvolta stupore. E stavolta tre (numero perfetto !) hanno mostrato di avere la prerogativa di salire sul podio.

La prima, lanciata da Trc (20 dicembre), è immediatamente saltata all’occhio per il titolo alquanto suggestivo «Pallanuoto, Nc “varata“ dal Comune». Che tra le mansioni di Palazzo del Pincio ci fosse pure quella di “varare“ una società sportiva confessiamo di non averlo mai neppure immaginato e adesso sappiamo che esiste eccome. Detto ciò, è successo che davanti a sindaco, delegato allo sport (per ogni politico ogni passerella è buona quando ormai impazza la campagna elettorale) e presidente della Fin Lazio Giampiero Mauretti, è stata presentata ufficialmente la società pallanuotistica che, dopo la dolorosa retrocessione in serie B, cercherà nel ventiventiquattro di rifarsi una verginità tornando a far parte (in bocca al lupo!!!) di una categoria (l’A2), che almeno permette (anche un… contentino è meglio di niente) di non offuscare totalmente la fulgidissima tradizione rossoceleste. La convention ha regalato numerosi interventi, tra cui quello del presidente Marco Pagliarini. Che ha sfornato due passaggi da incorniciare. Cioè: 1) “Ricordiamo che dalla nostra società è partito un giocatore come Marco Del Lungo che sta facendo meraviglie con il settebello”; 2) “Portiamo avanti quello che per noi è sempre stato un aspetto di grande spessore ovvero la gestione dello Stadio del Nuoto”. Non sprecheremo molto spazio per commentare tali frasi, evidentemente pronunciate da un Pagliarini bisognoso di una robusta cura di fosforo per favorire il potenziamento della sua attuale sbiaditissima memoria. Eh sì, la cura è indispensabile. Perché nel momento in cui ha sottolineato la “nostra società” dobbiamo arguire che si sia riferito anche e soprattutto alla Snc (“ribattezzata”oggi Nc) e se è vero che non potrebbe mai essere dimenticato uno straordinario talento come Del Lungo, è altrettanto vero che da Largo Caprera sono… partiti (usiamo il suo stesso verbo) financo Roldano Simeoni, Marcello Del Duca, Marco Galli, Roberto e Alessandro Calcaterra, Daniele Lisi, i quali hanno conquistato titoli iridati, olimpici e tricolori: beh, non averli ricordati (insieme a Massimo Capuani, Simone Feoli, Alessio Buffardi, Tonino Negro, Aurelio Baffetti, Roberto Pagliarini, resisi protagonisti nella massima serie con formazioni di alto rango a conferma del “prodotto” altamente qualitativo confezionato in quel di Largo Caprera, fucina inesauribile di campioni, di tecnici e per moltissimi anni del miglior vivaio giovanile nazionale – Del Duca insignito addirittura due volte del Seminatore d’oro dice niente ? - in senso assoluto) significa davvero che il distratto presidente deve dare una ripassatina (anzi, ripassatona) alla storia del glorioso sodalizio.

Quanto alla gestione, sarebbe stato molto più conveniente, per lui e per tutti, che non ne avesse parlato (tuttavia sarà opportuno, in una prossima occasione, discutere dei larghissimi finanziamenti arrivati negli anni al club rossoceleste da Comune, Enel, Fin e dei proventi derivati da scuole di nuoto e da nuoto libero, insomma della montagna di soldi che non è dato sapere dove siano finiti - epperò sarebbe ora che si svelasse l’arcano -, visto che gli effetti di una sana manutenzione, come da convenzione, del PalaGalli non si vedono, mentre sono evidenti le penose condizioni in cui versa).

La seconda notizia, pubblicata da Il Fatto Quotidiano (20 dicembre), solo per come è stata presentata (“Fiumicino, il porto privato va nella legge per il Giubileo”) avrebbe potuto innescare un megadibattito che di sicuro sarebbe schizzato alle stelle, ma, somma delusione, nessuna anima viva l’ha ripresa forse perché troppo impegnata in questo periodo nella ricerca di panettoni, spumante e torroni. Il pezzo, per la cronaca, riguarda la protesta dei comitati ambientalisti e territoriali che “da settimane – riporta l’articolo - si oppongono al progetto del nuovo scalo turistico crocieristico proposto da Royal Caribbean”. E il motivo della contestazione è spiegato dall’ex presidente dell’Autorità Portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, secondo il quale, “si tratta di un porto privato che farà concorrenza a quelli pubblici, a iniziare da Civitavecchia. Noi dovremmo fare concorrenza ai porti europei, non in casa”. E infine: “Questo progetto è pericoloso perché rappresenta un precedente, a iniziare dal fatto che si lede il principio di assegnare concessioni in Italia attraverso un confronto competitivo. Né a livello nazionale né regionale è stato pianificato un porto crocieristico a Fiumicino: in questo modo rendiamo il Paese ostaggio degli interessi privati e di chi si alza la mattina e propone un progetto”. Che dire? Non s’è persa una colossale occasione di “apparecchiare” una tavola rotonda ricca di interventi?

La terza notizia, copyright Trc anch’essa (20 dicembre), è stata così sparata: “ Piendibene (Pd): I 35 milioni ? Come i carrarmati di Mussolini”. Il riferimento è alla cospicua somma che ha spinto il pidino a dichiarare: «Ma quello “conquistato” dall’on. Battilocchio è un nuovo investimento sul nostro porto o stiamo parlando ancora dei famosi 35 milioni di Salvini, che sarebbero dovuti già arrivare da tempo, a seguito dell’accordo procedimentale tra Ministero, Adsp e Comune ?». Facile intuire che la medesima notizia sia stata pubblicata non una ma più volte dai mezzi d’informazione e per questo Piendibene ha così concluso in maniera mordace: «Si dice che Mussolini desse ordine di spostare sempre gli stessi carrarmati da una base ad un’altra per impressionare i belligeranti nazisti nelle parate militari. Spero che i tempi siano cambiati». Allora ? A parte il gustoso (sic !) paragone, il merito della rigenerante pioggia di euro va ascritto a Salvini o a Battilocchio ? Mica facile rispondere, vero leghisti e berluscones? Buon tutto a tutti.

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