Come ogni settimana mi ritrovo a decidere volontariamente di non seguire il mio piano dell’opera che con tanto amore e tanta pazienza mi misi a redigere quando mi proposero di scrivere Ninnarello. Il caso vuole che questa settimana io dovessi parlare di sentimenti, cosa che faremo, ma a modo mio e ovviamente con delle piccole variazioni. Parleremo dunque sì di sentimenti, ma di sentimenti in condizioni straordinarie dove questi sono costantemente messi a dura prova.

Chi almeno una volta, innamorandosi, non ha avuto paura di viaggiare con la fantasia e lasciarsi andare, di dare troppo o troppo poco, di sbagliare, di soffrire, chi non ha avuto paura che la persona di cui si è innamorati possa giocare con i nostri sentimenti o peggio ancora che noi possiamo giocare con i sentimenti dell’altro. Chi innamorandosi, almeno una volta nella propria vita, non ha avuto paura di innamorarsi? Dare il proprio cuore in mano a qualcuno che lo curi meglio del proprio, ma che in un battito di ciglia, lo scorrere di un secondo, possa prenderlo e riempirlo di botte come se dovesse battere una bistecca a sangue.

Purtroppo, cari amici, credo che farsi male sia parte dell’amore e che questo forse, nel bene o nel male, sia inevitabile.

L’amore non è cosa facile, certo non lo devo dire io, ma in determinati contesti può esser ancor più ostico e crudele di quanto già non lo sia.

Mi verrebbe da elencare un papiro intero di possibili “attività sconvenienti” per rendere la vita di coppia e il sentimento un inferno, ma credo che di vitale importanza sia approfondire uno dei punti salienti che – malgrado sia doloroso – regala sempre i momenti più belli. Non so se vi è mai capitato di esser parte di una relazione a distanza, se sì mi capirete con un altro sguardo mentre cerco di analizzare le dinamiche di cui vi parlerò tra poco e molto probabilmente io capirò voi, magari facendoci pure (attraverso la carta stampata) una bella risata, ma anche una riflessione più seria e silente; se no, vi posso assicurare che prima di giudicare la fattibilità o meno di una relazione a distanza sarebbe bene provare a mettersi in discussione. Infatti parlando proprio di fattibilità vi posso assicurare che la questione dura e complicata delle relazioni a distanza non è la forma della relazione in quanto tale (a cui possiamo attribuire un largo 8%), ma al 32% sono le componenti della quotidianità e per il restante 60% sono proprio i due partner; anche perché (cosa che dovrebbe essere già nota ma che non fa mai male ricordare) una relazione, di qualsiasi tipologia essa sia, a distanza, in loco, aperta, chiusa al coniuge, con sperimentazione, sessuale; andando anche a considerare quelle che non rientrano nella sfera dell’intimità come le relazioni di amicizia, tra i parenti e tutte le altre relazioni interpersonali, è composta prevalentemente da due soggetti che sono legati insieme da qualcosa, che sia l’ufficio per quelle professionali, che sia la parentela con i propri familiari, l’attrazione sessuale e la libido per rapporti di natura sessuale, e in questo caso ovviamente l’amore. Ma sinceramente questo a noi non interessa, perché non si divide l’amore in percentuali.

Il cuore umano è un intricato mosaico di emozioni, intrecciato tra i fili invisibili dell'amore. Tuttavia, quando questi fili sono distesi su lunghe distanze, la trama dell'affetto assume sfumature complesse. Scrivere di una relazione a distanza è immergersi in un oceano di sentimenti contrastanti, navigando tra la gioia della connessione virtuale e la dolorosa consapevolezza della solitudine.

La distanza fisica, benché tangibile solo sulla mappa, può generare un'insormontabile barriera emotiva. Instaurare una relazione a distanza è come piantare il seme dell'amore in un terreno inospitale, dove la crescita è minacciata dall'assenza fisica. Nonostante le moderne tecnologie che ci permettano di comunicare istantaneamente attraverso schermi luminosi, la mancanza di contatto fisico può gettare un'ombra fredda sui cuori innamorati.

La solitudine, paradossalmente, può insinuarsi anche quando si ha qualcuno dall'altra parte dello schermo. La presenza virtuale può offrire un rifugio temporaneo, ma l'eco silenzioso della distanza fisica può provocare una sensazione di vuoto che permea l'anima. È un'esperienza unica, sentirsi soli malgrado la presenza digitale di una compagna o un compagno. Il tocco, l'odore, l'essenza fisica dell'altro sono assenti, e la solitudine si manifesta come un'ombra che segue ogni passo nella danza delicata di un amore a distanza.

Le sfide emergono come gole oscure da attraversare. La comunicazione, essenziale in ogni relazione, diventa un terreno minato di fraintendimenti nella distanza. Le parole, anche le più sincere, possono perdersi nel vuoto, lasciando spazio a interpretazioni errate e silenzi dolorosi. La fiducia, pilastro fondamentale, è messa a dura prova dall'incapacità di vedere, toccare e percepire il partner nella sua completezza.

Le tentazioni, come sirene che cantano nella notte, si manifestano in forme subdole. La lontananza crea un vuoto, un'assenza che può essere interpretata come una giustificazione per esplorare terre sconosciute. La tentazione di cercare comfort altrove, di colmare il vuoto emotivo con fugaci connessioni, diventa una voce insinuante. La mente si trova tra la roccia della fedeltà e l'onda delle tentazioni, navigando in un mare incerto di desideri contrastanti.

È inevitabile cadere. In questa danza complessa, ci si può smarrire, inciampare nelle proprie paure e insicurezze. Le cadute sono parte integrante del percorso, una testimonianza della vulnerabilità umana di fronte alla distanza. Il tradimento, sebbene indesiderato, può diventare una stella cadente nel cielo buio della separazione. È un errore doloroso, ma anche un richiamo alla crescita e alla comprensione reciproca.

Attraverso queste sfide, però, emerge la vera forza di un amore a distanza. La resistenza di un cuore che, nonostante le tempeste, continua a battere nell'attesa dell'incontro. La capacità di affrontare la solitudine, di superare le tentazioni e di rialzarsi dalle cadute, evidenzia la profondità di un legame che va oltre la geografia. L'amore a distanza, al di là delle difficoltà, si trasforma in un'opera d'arte intessuta di comprensione, pazienza e fiducia.

Le relazioni a distanza possono incutere timore e certamente sono più difficili per tanti versi dalle normali e tradizionali relazioni in loco. Questo però non significa che non funzionino, anzi, ciò significa proprio che possono funzionare ma se vi è impegno da ambo le parti, se vi è fiducia, pazienza e soprattutto forza per affrontare l’ostacolo della non vicinanza.

Come ogni sfida anche quella delle relazioni a distanza ci fa confrontare con delle difficoltà, una su tutte una presenza che per quanto assidua sarà la nostra più fedele compagna di viaggio: la solitudine.

“La solitudine fra noi, questo silenzio dentro me, è l'inquietudine di vivere, la vita senza te” così la Pausini parlava di lei, questa amica-nemica che ci “terrà compagnia” durante tutta la nostra relazione. Un sentore di vuoto che lascia spazio a tanti pensieri tra loro sconnessi, o nella migliore delle ipotesi alla malinconia del pensiero della persona amata e ai ricordi dei momenti belli passati assieme. Una sorta di post-separazione in loop, perpetuo, della durata dell’intera frequentazione o fidanzamento che sia, per poi proseguire dopo la rottura come in ogni coppia. Almeno si può dire che nel frattempo ci si è già abituati.

Sicuramente c’è da dire che la solitudine non porta solo cose negative ma può darci possibilità di riflettere su tante cose, di coltivare hobbies o di inseguire passioni.

Le sfide di una relazione a distanza vanno oltre la mancanza fisica, toccando le radici stesse della fiducia e della comunicazione. La necessità di comprensione reciproca diventa ancor più critica, poiché la distanza può amplificare malintesi e fraintendimenti. La comunicazione virtuale può trasformarsi in un delicato equilibrio tra il dire troppo e il non dire abbastanza, tra la trasparenza e la protezione delle emozioni. La voce di chi scrive si fa eco delle sfide quotidiane, dei silenzi che urlano e delle parole che perdono il loro significato nell'oceano delle distanze.

Eppure, anche nella tempesta della separazione, la fiamma dell'amore a distanza continua a ardere. Le sfide non fanno che rafforzare il legame, plasmando l'amore in una forma resistente e flessibile. Nelle cadute, nei momenti di debolezza e vulnerabilità, si scopre la vera forza dell'amore a distanza. La consapevolezza di aver sbagliato, di essersi lasciati tentare o di non aver gestito al meglio una situazione, diventa una pietra miliare nella costruzione di un amore maturo.

L'esperienza di una relazione a distanza si trasforma così in un viaggio attraverso le profondità dell'animo umano. Il cuore, come una rosa tra le spine, si apre alla bellezza della connessione emotiva nonostante le distanze. La solitudine, le tentazioni e le sfide diventano i maestri di questa danza complicata, plasmando le emozioni in una sinfonia di amore a distanza, che prima di essere “a distanza”, malgrado la sua non convenzionalità e le sue difficoltà, resta per sempre amore.

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