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TARQUINIA - “Creato crocifisso. Il vivere contemporaneo crocifigge il creato”. Una mostra di enorme impatto emotivo, con una serie di quattro opere inedite di grandissima suggestione, approda a Tarquinia dal 16 al 30 marzo all’Auditorium San Pancrazio.
Pietro Perrone, in Creato Crocifisso, propone quattro crocifissioni, quattro calvari, in cui gli elementi naturali, aria, acqua, terra e fuoco, fanno da sfondo e contesto al dolore della società contemporanea.
La mostra, patrocinata dalla città di Tarquinia e dalla Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e allestita nella suggestiva cornice della chiesa romanica di San Pancrazio, nel cuore del centro storico, è una meditazione sulla Passione a pochi giorni dalla Pasqua ma anche un grido di dolore sulle conseguenze drammatiche dello sfruttamento della creazione e dell’ambiente.
Nelle grandi tele, Perrone contestualizza le crocifissioni in ambientazioni allegoriche e movimentate a suggerire, come scrive Chiara Guidoni nel catalogo, «l’andamento stesso della figura di un Cristo sempre a capo chino, di cui non si scorge un volto, a indicare quindi un’identità aperta, che può, conseguentemente, abbracciare ogni uomo e ogni donna, ogni essere umano». «La posa e l’atteggiamento suggeriscono un momento ben preciso dell’agonia: - spiega Guidoni - il soggetto, non più in grado di combattere, di “far fronte” alla vita e al suo bagaglio, si piega, si lascia andare vinto e vulnerabile a una furia elementare che lo muove, ormai privo di volontà e di forza, saldamente conficcato in quella terra da cui pare nascere e a cui pare voglia tornare: contiene in sé la nascita e la morte e, quindi, la vita, intervallo di significato fra i due momenti».
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