CIVITAVECCHIA – «Siamo qui per fare la nostra parte, uniamo le nostre forze: ne vale la pena». Si conclude così la lectio magistralis di don Luigi Ciotti, Presidente di Libera contro le mafie, che sabato ha inaugurato l'anno accademico della Scuola di Formazione all'Impegno Sociale e Politico (Sfisp) "Custodi del futuro", organizzata dalle Diocesi di Porto-Santa Rufina e Civitavecchia Tarquinia in collaborazione con la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione “Auxilium” di Roma.

Un intervento che richiama i cristiani a “stare dentro la storia”, ad “essere coscienza critica della società e voce dei valori alti e vitali”. Sono il Vangelo, la Costituzione e la Dottrina sociale della Chiesa a dare i principi per la responsabilità, l'impegno civile, la partecipazione, la difesa della vita, della dignità e della libertà della persona. Si tratta di rispondere al "bisogno di politica" con un'etica della politica e della comunità per prendersi cura delle fragilità umane. È indispensabile non «perdere la biodiversità culturale» del pensare criticamente, del confronto rispettoso, dell'ascoltare, del formare e dell'educare. I giovani oggi stanno manifestando la loro inquietudine: accogliere e diventare la loro forza per dire con loro "no" all'invivibilità del nostro tempo".

Anche l'intervento di Tiziano Torresi, docente di Storia all'Università Roma Tre, insiste sull’indispensabile presenza dei cattolici nell'impegno sociale e politico per ascoltare, capire e interpretare le domande, i paradossi e le urgenze della vita, per «mettere sottosopra le coscienze».

La mattinata si è aperta con i saluti della Preside della Facoltà, Piera Ruffinatto, che ha sottolineato l'urgenza di una scuola per la cittadinanza attiva, per educare alla «buona politica», e del Vescovo, Gianrico Ruzza, che ne ha ribadito il senso: «non è più rimandabile il guardare in faccia la realtà, l'impegno per la cultura della vita, della pace, della giustizia anche in questi nostri territori di periferia».