CERVETERI - «Anziché andare a toccare situazioni dove le cose vanno bene perché il dirigente scolastico e il consiglio di istituto non affrontano il problema serio che si è generato a I Terzi dove al momento c'è una pluriclasse: una prima insieme a una quarta. Questo è un problema che va risolto». A dirlo, intervistato nei giorni scorsi a News&Coffee è stato il consigliere FdI, Luigino Bucchi. Sotto i riflettori: la riorganizzazione dei plessi di Borgo San Martino e Valcanneto e la contestuale chiusura del plesso di Ceri approvata dal consiglio di istituto ma che non ha trovato l'accordo di tutti i genitori, sopratutto di chi a gennaio aveva optato per l'uno o l'altro plesso senza sapere delle modifiche che sarebbero state apportate successivamente. Ma tra una riorganizzazione e l'altra è "saltata" fuori anche la situazione relativa alla primaria della frazione I Terzi. A causa dei numeri ridotti, si parla si 16 alunni, quest'anno la prima classe si è ritrovata a fare lezione insieme ai compagni più grandi, frequentati appunto la quarta elementare. «Abbiamo fatto richiesta nei giorni scorsi al Provveditorato di darci una classe in più», ha subito replicato il dirigente scolastico Riccardo Agresti interpellato proprio sulla vicenda. La causa della pluriclasse è da ricercarsi nel basso numero degli iscritto di quest'anno che non ha consentito, appunto, la creazione di due classi dedicate. Ma a quanto pare, il problema già dal prossimo anno scolastico dovrebbe trovare una soluzione. «Abbiamo avuto qualche iscrizione in più arrivando a circa 21 bambini - ha detto ancora Agresti - in questo modo la nostra richiesta dovrebbe essere accolta». Per saperlo con certezza bisognerà però attendere almeno metà agosto. Sul mettere sullo stesso piano, poi, le due situazioni (da un lato quella dei I Terzi e la pluriclasse, dall'altra la riorganizzazione di Borgo San Martino e Valcanneto), Agresti parla chiaro: «Sono due situazioni completamente diverse. Quella a I Terzi si sta già risolvendo. Quella dello spostamento è un'altra cosa ed è fatta per il bene dei bambini. Capisco che a qualcuno può dare fastidio ma ad altri sicuramente porterà un vantaggio. Peraltro è una decisione presa in democrazia dal Consiglio di istituto dove in 11 hanno votato a favore. Solo tre i contrari». Argomento che era finito anche all'attenzione dell'amministrazione comunale alla quale si erano rivolti alcuni genitori nel tentativo di far cambiare idea al preside. «Siamo stati convocati in Comune per una mediazione con i genitori, ma ho fatto presente che l'autonomia scolastica vige dal 99 e la decisione è stata presa appunto dal Consiglio di istituto. Ovviamente magari ci saranno dei problemi con gli orari di ingresso a scuola, ma su questo si può lavorare». Il dirigente torna poi a ribadire come la chiusura di Ceri da un lato e la realizzazione di due poli distinti (uno dell'infanzia e uno della primaria) renderà la vita più semplice a tutti e aiuterà anche l'amministrazione ad abbattere i costi, dando così la possibilità di avere anche degli scuolabus a servizio dei plessi rimanenti. Insomma: l'idea è sempre la stessa. Dal prossimo anno via il plesso di Ceri e spostamento delle primarie a Valcanneto e dell'infanzia a Borgo San Martino.

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