CIVITA CASTELLANA - Sono giunti al termine gli incontri della “Cultura della Legalità” tenuti dai carabinieri della locale compagnia nelle scuole dell’intera giurisdizione, che hanno riguardato le classi quinte delle scuole elementari, il triennio delle scuole secondarie di primo livello, nonché la stragrande maggioranza delle classi superiori, per un totale complessivo di oltre 3mila studenti raggiunti. La “Cultura della Legalità” può essere affrontata attraverso una moltitudine di modalità, e i carabinieri scesi in campo si sono adoperati per scegliere, in ciascun contesto, quella che risultasse più adatta e attagliata alle necessità specifiche del contesto. Per esempio, per l’approccio ai più piccoli, ossia i bambini delle quinte classi elementari, è stata scelta una modalità ludica: agli incontri con ben 36 classi, i carabinieri sono entrati nei cortili delle scuole a bordo dell’autovettura del “pronto intervento”, per spiegare ai piccoli discenti cosa accada da una richiesta di intervento fatta da un comune cittadino fino all’arrivo dei militari sul posto. In quel frangente, è stato simulato un contatto con la centrale operativa, con l’operatore che, dall’altra parte del filo, nel formulare la richiesta di un finto intervento, ha interloquito con i piccoli, emozionati nell’utilizzare gli apparati radio anche se per pochi secondi. E’ stato mostrato il funzionamento dei dispositivi e degli equipaggiamenti speciali, facendo suonare per qualche istante le sirene che normalmente avvertono di un potenziale pericolo e della necessità di raggiungere in fretta l’obiettivo. I piccoli curiosi hanno potuto visionare dall’interno l’autovettura, salendo a bordo e sognando, per un attimo, di indossare i panni di un carabiniere chiamato rapidamente per risolvere un’emergenza. Pieni di euforia, hanno rivolto molte, moltissime domande, a cui i militari hanno risposto con professionalità, ma anche divertendosi per la geniale spontaneità dei bambini. Nelle scuole medie i carabinieri hanno incontrato i ragazzi di 65 classi, diversificando l’offerta a seconda delle necessità: in qualche caso, per esempio, gli insegnanti avevano avanzato esplicita richiesta di incontrare personale dei Reparti Speciali, che in tre scuole sono stati ben lieti di svolgere lezioni specifiche sulle loro attività. In particolare, presso la scuola media di Corchiano, il colonnelloMario Mettifogo, numero due del Comando Tutela Patrimonio Culturale, ha descritto ad una incuriosita platea di ragazzi le principali attività svolte da quel Reparto, mostrando anche alcune immagini e video estratti da attività di indagine, relative al preciso momento in cui i malfattori sono stati colti nel tentativo di trafugare importanti ed antichissimi reperti archeologici. Invece, presso le scuole medie di Fabrica di Roma e di Gallese, un’unità cinofilaha spiegato ai ragazzi le attività legate alla ricerca di sostanza stupefacente, partendo da come vengono addestrati i cani, qual è la giornata tipo all’interno del Reparto, come si instaura il legame tra cane e conduttore. In tutte le rimanenti scuole medie sono stati affrontati il tema del bullismo e del cyberbullismo, che, in particolare presso le terze medie dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Civita Castellana, sono stati gli argomenti cardine del progetto sperimentale, condotto dagli Avvocati della Camera Civile di Viterbo. Detto progetto si è articolato attraverso una serie di incontri tenuti dagli avvocati e dal comandante provinciale Massimo Friano con i ragazzi che, al termine del percorso, sono stati invitati a produrre opere significative legate a quanto appreso. Le opere migliori sono state premiate nel corso della cerimonia di ricorrenza del 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri tenutasi a Viterbo. Per le scuole superiori, si è parlato di Cultura della Legalità in 55 classi, abbracciando quasi tutti gli istituti presenti all’interno della giurisdizione della compagnia, per un totale di 1.100 studenti raggiunti. In quel contesto, gli incontri sono stati finalizzati a fornire indicazioni precise sulle molte condotte illecite in cui si rischia di incorrere nel quotidiano, quando si adottano comportamenti poco consapevoli. Oltre al tema del bullismo e del cyberbullismo, si è parlato di altre tematiche di grande attualità, come il body-shiming, l’abuso di alcolici, la mala-movida, il sexting e il revenge porn, fornendo spunti relativi a casi concreti che abbiano visti coinvolti alcuni coetanei. Una mattinata presso gli uffici del comando compagnia è stata dedicata a cinque ragazzi di scuola superiore affetti da disabilità. Accompagnati dai loro insegnanti, hanno realizzato un progetto di sviluppo di autonomia personale, che gli ha consentito di orientarsi partendo dalla scuola fino a raggiungere la caserma, dove sono stati accolti con una appetitosa colazione e invitati a visitare tutti gli spazi interni e la Centrale Operativa. Successivamente, gli studenti hanno rivolto al Comandante di Compagnia e al Comandante della Stazione una serie di domande e di curiosità, base di sviluppo di un elaborato successivo. Oltre a quella della “Cultura della Legalità”, i carabinieri di Civita Castellana hanno affrontato con i giovani una campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, crimine che negli ultimi mesi ha fatto registrare una impennata e che può essere superato solo con l’informazione massiva che raggiunga un numero sempre maggiore di soggetti vulnerabili. In tale contesto, i militari si sono recati in ben 58 classi, raggiungendo oltre 1.100 ragazzi, chiedendo loro una collaborazione fattiva nell’allertare tutte le persone mature a loro vicine (nonni, zii, amici): è stato spiegato il modus operandi posto in essere da certi criminali e come difendersi da questo tipo di truffe. Nella circostanza, è stato distribuito un volantino – realizzato per l’occasione da un comandante di stazione della compagnia – in cui vengono sintetizzati gli “episodi tipo” e quale sia l’unica cosa da fare in caso di approccio da parte di persone sospette: richiedere l’intervento del 112. Complessivamente, dunque, gli incontri tenuti dai carabinieri della compagnia di Civita Castellana hanno raggiunto complessivamente, finora, circa 4.200 studenti. E siccome la legalità non va in vacanza, l’opera di divulgazione di una “cultura della legalità” non si concluderà con la chiusura delle scuole: i militari si stanno organizzando per raggiungere i ragazzi presso alcuni dei principali campi scuola, per continuare il percorso di condivisione e di avvicinamento alle divise, alle caserme, alle attività operative, e per confermare il ruolo di vicinanza dei carabinieri alle comunità”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA