CIVITAVECCHIA – Un nuovo centro radiologico per alleggerire la radiologia dell’ospedale San Paolo e accorciare le liste di attesa. È il progetto che sta portando avanti la Asl Roma 4 in collaborazione con l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei e con il delegato alla Sanità Massimo Boschini che si sono fatti parte attiva per facilitare questa operazione. Un’idea su cui sta lavorando già da tempo il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga, confermata anche nel corso dell’ultima intervista su Civonline Tv. Il problema delle liste di attesa e dei tempi biblici per gli esami in elezioni sono noti a tutti, così come è indubbia la mole di lavoro che grava sulla radiologia dell’ospedale San Paolo diretta da Marina De Angelis d’Ossat che deve rispondere alle emergenze del Pronto soccorso, alle prestazioni richieste dai reparti del nosocomio cittadino e anche agli esami in elezione “esterni”. Insomma, il lavoro è davvero tanto e questo crea dei rallentamenti, quindi l’azienda sanitaria sta pensando di creare un punto di diagnostica dislocato e la sede individuata sarebbe quella attualmente occupata dal Tsmree. «Investire sulla diagnostica - spiegava Matranga ai microfoni di Civonline -, è un altro punto cruciale. Abbiamo la diagnostica concentrata tutta sull’ospedale. Sarà necessario fare un ragionamento differente. Ad esempio stiamo portando avanti un accordo con il carcere per dislocare lì un telecomandato e un ortopantomografo, per evitare che i detenuti debbano uscire dal carcere e venire a fare esami all’ospedale ma altrettanto dovremo fare per tutta la parte diagnostica di elezione, portandola fuori dall’ospedale in modo che da un lato si agevolino Pronto soccorso e degenze e dall’altra si ampli l’offerta di diagnostica sul territorio in modo da recuperare le liste di attesa». Come hanno spiegato Zacchei e Boschini «i rapporti con la Asl Roma 4 si sono sempre più consolidati e il nostro impegno sarà quello di aiutare l’azienda in questo progetto, facendoci parte attiva della creazione di questo punto di diagnostica che va incontro alle esigenze del territorio. Abbiamo preso un impegno». Il progetto è ancora in fase embrionale ma l’idea è di spostare il Tsmree presso i locali di via Cadorna e utilizzare quelli di via Calisse per aumentare l’offerta di diagnostica all’utenza. Sarà però necessario trovare una nuova “casa” alla medicina protesica. L’impegno sicuramente c’è e, certo, tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare ma l’azienda sembra aver preso per le corna quel grosso problema che sono le liste di attesa.

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