CIVITAVECCHIA – «La medicina generale è un front office che va valorizzato. Se mancano i medici di medicina generale sul territorio ne risente tutto il sistema».

Lo ha detto la dottoressa Cristina Patrizi segretaria regionale Smi e segretaria generale Omceo Roma nel corso dell'appuntamento che il sindacato ha organizzato sabato scorso a Civitavecchia per parlare dei problemi della medicina generale del territorio e spiegare quelle che sono le proposte fattive e concrete messe in campo a vari livelli per far fronte ad una crisi che rischia di lasciare scoperti, come nel caso di Tolfa, migliaia di utenti che potrebbero trovarsi a breve senza medico di famiglia.

«In attesa - ha spiegato Patrizi - che le parti contrattuali,e con la politica, chiudano l'accordo regionale che riguarda anche gli anni precedenti, occorre che si diano risposte sui territori perché ci sono assistiti privi di medici di famiglia: la continuità assistenziale continua ad essere sguarnita e i dati lo confermato. Abbiamo una media di copertura delle carenze che si attesta intorno al 10%, numeri molto bassi quindi ci siamo chiesti come mai. Qui nella Roma 4 abbiamo il piccolo comune di Tolfa che è particolarmente di difficile raggiungimento che rischia di rimanere privo di medico di famiglia. Noi diciamo lavoriamo con le aziende, apriamo un tavolo immediato di concertazione con tutte le parti per trovare le soluzioni e ci sono fattibili, anche nell'immediato in attesa che la Regione parte con le Aft che ancora sono in standby così come le case di comunità. Ad esempio troviamo accordi con i comuni, mettiamo a disposizione presidi comunali o provinciali, per favorire l'inserimento di giovani medici».

E la volontà dell’azienda sanitaria locale di far fronte al problema è stata testimoniata dalla presenza in collegamento del direttore generale Cristina Matranga. Secondo il dottor Roberto Nicolai, delegato aziendale Smi Lazio per la Asl Roma 4, la collaborazione tra istituzioni è fondamentale e ha citato il buon esempio di Santa Severa. «Cercheremo - ha detto - di coinvolgere anche i Comuni per avere in comodato d'uso delle strutture per poter avviare degli ambulatori a costo zero per i giovani medici per rendere più attrattivo il loro trasferimento».

Per Maurizio Antonio De Pascalis, specialista Ortopedia e traumatologia ci sono altri due punti fondamentali. Il primo è quello della formazione dei medici che va resa più agile per non doversi recare a Roma, utilizzando una intera giornata vista la distanza, utilizzando magari strumenti ormai rodati come i corsi online o i collegamenti da remoto. C’è poi il riavvicinamento al territorio dell’Ordine dei medici di Roma.« Ringrazio - ha aggiunto De Pascalis - la dottoressa Patrizi perché dopo una latitanza dell'Ordine dei medici che durava da 40 anni finalmente l'Ordine è arrivato a Civitavecchia. Con lei abbiamo organizzato due eventi molto importanti sui Monti della Tolfa. Finalmente c'è un interlocutore ed è una cosa davvero importante».

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