CIVITAVECCHIA – In netto miglioramento la situazione all’ospedale San Paolo e il peggio sembrerebbe essere passato ma gli esperti avvertono: attenzione ai giorni di grande freddo. Non è stato un mese, se non di più, facile per l’ospedale cittadino che ha dovuto fare i conti con un mix di sindromi respiratorie, di stagione e non, il tutto in attesa del picco influenzale.

Nessuna ambulanza in attesa ma posti letto al completo. Ora la situazione presso l’ospedale, diretto dal ds del polo della Asl Roma 4 Antonio Carbone, sembra essersi assestata. Anche nel reparto di medicina del dottor Giancarlo Gimignani la pressione sta diminuendo con i pazienti covid che si sono ridotti di molto, venerdì erano solo 2 ad aver necessità di ossigeno terapia, e circa un paio, generalmente anziani e fragili, di ricoveri per sindromi influenzali.

Insomma il peggio sembrerebbe essere passato ma gli esperti avvertono: bisogna fare attenzione ai colpi di coda e ai giorni di freddo. «Certamente - spiega il medico responsabile Fmmg territoriale Mauro Mocci - l’abbassamento delle temperature può mettere a rischio anziani e fragili ma più che per il freddo in sé il problema è l’abbassamento delle difese immunitarie o il semplice fatto che si sta più al chiuso, discorso simile a quello delle feste. Il problema però dovrebbe essere soprattutto al nord». Medici in vigile attesa con la consapevolezza che serve un passo in più per evitare affanni al San Paolo.

Proprio per questo la proposta di Mocci di istituire anche a Civitavecchia gli “Ambufest” è piaciuta alla direzione della Asl Roma 4 che si è detta interessata a realizzarli. Gli Ambufest sono ambulatori di cure primarie gestiti dai medici di famiglia e aperti sabato, domenica e festivi. Un ottimo modo per alleggerire la pressione sull’ospedale.

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