CIVITAVECCHIA – Il morbillo torna ad alzare la testa e la Regione Lazio, dopo un aumento di casi superiore alla media annuale, mette in allerta le Asl. Nel 2024 in tutto il Lazio ci sono stati ben 50 casi, contro i 13 del biennio 2020-2022 e addirittura i 4 del 2023.

Numeri che parlano da soli e che hanno fatto drizzare le antenne al Seresmi che vigila sulla situazione epidemiologica regionale. Da qui la circolare rivolta a tutte le aziende sanitarie locali e la Asl Roma 4 non fa eccezione. Nel territorio, infatti, si sono registrati 4 casi di morbillo, un numero fortunatamente sotto controllo ma l’attenzione - come detto e ribadito dalla Regione stessa - deve rimanere alta.

«Tutti siamo abituati a conoscere il morbillo - ha spiegato il direttore della Uos Vaccinazioni Asl Roma 4 Clara Fusillo - come una malattia che colpisce i bambini e che si risolve dopo febbre e problemi vari mentre invece gli addetti ai servizi sanno che, da sempre, purtroppo in alcune situazioni può sfociare in gravi complicanze come ad esempio encefaliti polmoniti, otiti ma addirittura a distanza di moltissimi anni molto raramente può dare una malattia di tipo demielinizzante. Quindi l'attenzione sul morbillo è sempre stata molto alta, tant'è vero che i casi sono sempre andati in diminuzione grazie alla vaccinazione. Attualmente - ha detto - la situazione è tale da doverci far raccomandare la vaccinazione sempre nei bambini piccoli ma con una particolare attenzione dedicata anche gli adulti».

Secondo i dati raccolti, infatti, si è visto che i casi che si stanno verificando sono prevalentemente nei soggetti così detti “giovani adulti”, anche fino ai 45 anni e nell'adulto le complicanze possono essere più frequenti.

«Altra categoria che dobbiamo proteggere - ha continuato Fusillo - sono le donne in gravidanza, il morbillo può essere molto rischioso per la mamma e per il piccolo». La vaccinazione, oltre a proteggere il vaccinato dalla malattia attenua anche notevolmente la sintomatologia al punto da essere consigliata anche in caso di contatto con un malato, entro le 72 ore.

«Se qualcuno - ha aggiunto Fusillo - non ricorda di essere vaccinato può ripetere la vaccinazione che non crea alcun problema, sia a chi eventualmente dovesse aver già ricevuto il siero negli anni passati e non dovesse ricordarlo, sia a chi ha avuto già la malattia. I nostri ambulatori - ha concluso Fusillo - sono aperti, abbiamo previsto accesso libero per vaccinazione da morbillo. Per informazioni o prenotazioni si può chiamare il numero 0696669488».

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