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CIVITAVECCHIA – Civitavecchia e la sua centrale Enel di Torrevaldaliga nord potrebbero essere strategiche per ospitare un data center? La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto ieri a Palazzo Chigi il presidente e amministratore delegato del fondo d’investimento statunitense BlackRock, Larry Fink. Il colloquio fa seguito alla partecipazione dell’ad Fink all’evento tenutosi lo scorso giugno nel corso del Vertice G7 di Borgo Egnazia sulla Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII) co-presieduto dal Presidente del Consiglio Meloni e dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nel corso del colloquio, i due interlocutori hanno avuto un approfondito scambio di vedute su possibili investimenti del Fondo USA in Italia nell’ambito dello sviluppo di “data center” e delle correlate infrastrutture energetiche di supporto. La presidente del Consiglio ha inoltre - informa Palazzo Chigi - condiviso con l’ad Fink le opportunità di investimento nel campo delle infrastrutture nazionali di trasporto e in altri settori di natura strategica.
E in quest’ottica potrebbe giocare un ruolo da protagonista, potenzialmente, anche Civitavecchia nell’ambito della dismissione della centrale Enel di Torrevaldaliga nord in conseguenza del phase out dal carbone. A quanto pare, infatti, prima di incontrare la premier Meloni, Fink si sarebbe visto con il suo omologo di Enel Flavio Cattaneo mostrando interesse per le aree delle centrali a carbone in dismissione – e quindi proprio Civitavecchia o Brindisi – in ottica di riconversione a data center per l’IA da dare un affitto, perché no, a giganti come Microsoft e Amazon che già nel recente passato si sono mostrati interessati a questa tipologia di siti, fortemente energivori. E BlackRock, con un patrimonio globale di oltre 10.000 miliardi di dollari, e che ha già una presenza consolidata in Italia con partecipazioni in diversi settori strategici, potrebbe essere il partner ideale per guidare questa trasformazione.