CIVITAVECCHIA – La prima edizione della kermesse "Lo scrittore, il libro, il lettore" a Civitavecchia si è conclusa con la premiazione di due autorità nel campo della cultura come il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco e del professor Giovanni Insolera. Tre giorni intensi e coinvolgenti in cui il pubblico ha potuto immergersi in un mondo di cultura, libri ed emozioni. Questo evento si è rivelato un vero e proprio successo lanciando quello che potrebbe essere un appuntamento fisso per la città e per il comprensorio.

LA PREMIAZIONE FINALE

Come hanno spiegato gli autori Gino Saladini e Anthony Caruana, in prima linea per l’organizzazione dell’evento insieme alla Fuis - con il presidente Natale Antonio Rossi - e a Bertoni editore con Jean Luc Bertoni, l’intenzione era quella di premiare le persone che si prodigano nel campo della cultura sul territorio. Sarracco è stata scelta per il suo «amore e impegno costante nel campo della cultura, per i l suo lavoro appassionato sul territorio per educare alla bellezza e per la diffusione del sapere». Ad Insolera, invece, il riconoscimento per il «fondamentale recupero del patrimonio storico e culturale del territorio».

IL LEGAME CON IL TERRITORIO

Ma la scelta vincente del Festival è stata quella di coinvolgere i tantissimi scrittori e autori del territorio che hanno riempito il teatro della Fondazione Cariciv di piazza Verdi (da 130 posti) con oltre 150 persone accorse per l’appuntamento “Autori a Km zero” che ha visto 15 scrittori del comprensorio alternarsi sul palco per leggere un estratto del proprio libro e parlare della propria opera promuovendola in un festival di spessore nazionale che unisce tre regioni. Nel corso della tre giorni sono stati ben 20 gli autori del territorio intervenuti. 

Autori presenti: Emanuele Apice , “Autentico inizio” Silvia Aprile , “L’affascina negli occhi” Giuseppe Baccarelli, “Sinfonia senza nome” Ernesto Berretti, “La giostra dei pellicani” Alessandro Bisozzi, “Cayenne”, Giuseppe Bomboi, “Vita senz’anima”, Mario Camilletti, “Quando tornano i sogni”, Simone Angelo Cannatà, “Volevo essere Mogol”, Michele Capitani, “Storia del nostro nascondino” Danilo Catalani, “La partita di Ypres”, Ombretta Del Monte, “Diario d’artista”, Stefano Girardi, “Thalia, il ritorno del vento”, Eleonor B. Alexander, “Fiore di Rovo”, Paola Liberatori, “Eppure Non cercava me”, Bruno Pronunzio, “Sindrome assassina”, Manuela Sileoni Ciantia, “Persone interrotte”, Maurizio Spreghini, “Due anime inseparabili”, Paolo Tagliaferri, “Brucia Banzai".

IL COMMENTO

«Da parte nostra - ha spiegato Saladini - c’è una grande soddisfazione perché siamo riusciti a creare un qualcosa di cui pensiamo Civitavecchia avesse bisogno fortemente. Inoltre abbiamo fortemente valorizzato gli autori locali e le associazioni cittadine che si sono impegnate per far sì che tutto andasse nel migliore dei modi e così è stato». Libri, tantissimi libro, opere d’arte e luci in un’atmosfera che ha proiettato Civitavecchia verso il palco dei “grandi”, una Civitavecchia che ha visto l’unione di intenti di autori, associazioni, amministrazione comunale e Fondazione Cariciv con l’unico importante obiettivo di rendere la città un faro della cultura che possa richiamare a se tutte le forze “buone” del territorio, attirandole verso l’obiettivo comune: far crescere la città. «A Civitavecchia - ha concluso Saladini - c’è voglia di fare cultura». Informazione a margine: tutti i presenti al Festival hanno alloggiato e mangiato in strutture cittadine a dimostrazione che la cultura può comunque portare il “cibo in tavola”.

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