CIVITAVECCHIA – Il 16 giugno Civitavecchia ricorderà il dramma del bombardamento con “L’estate di San Lorenzo – una storia italiana”, lo spettacolo teatrale scritto e diretto da Enrico Maria Falconi, direttore artistico della Blue in the face, e realizzato grazie al contributo della Fondazione Cariciv sarà sul palco alle 21. Dal primo bombardamento del 14 maggio a Civitavecchia fino alle bombe su Roma del 19 luglio in una storia «un po’ romanzata – ha spiegato Falconi – della mia famiglia e dell’idea di mio nonno di costruire un’autorimessa ipotizzando un boom economico dopo la guerra. Momenti di difficoltà nella socialità che è un po' quello che tutto ora si continua a vivere, parliamo di varie tematiche oltre che della guerra, si parla anche di disabilità il protagonista Dario ha un fratello che si chiama Edgardo con lieve ritardo e una zoppia evidente».

Uno spettacolo in due atti e un cast fatto da attori tutti cresciuti nel Gassman e diventati professionisti. Su palco ci saranno, oltre a Falconi, Ramona Gargano, Simone luciani, Sara Gianvincenzi, Sasha Pilara e Flavia Pennesi. E l’antagonista in questa storia sarà donna.

«Ci piace poter cominciare a raccontare questa storia – ha aggiunto Falconi -, è tutto vero solo spostato su San Lorenzo. Si tratta di un dramedy, una commedia con finale drammatico. Il nostro obiettivo è di poter continuare dopo il 16, portare lo spettacolo in giro e, soprattutto, organizzare delle matinée per le scuole perché pensiamo che possa trasmettere qualcosa di buono, anche solo la capacità di guardare al futuro anche quando tutto è nero. Un grido di positività e ottimismo nei confronti della brutalità della guerra».

Perché, purtroppo, la violenza della guerra è ovunque: anche a Civitavecchia.

Andrea Benedetti Michelangeli ha aggiunto: «Voglio sottolineare quanto il nuovo sala Gassman sia diventato un punto di riferimento culturale per la città e fa le veci del Traiano che ormai fa solo da contenitore per spettacoli visto che non ha una compagnia stabile eccetera. Il Gassman fa corsi a cui partecipano oltre 100 persone di ogni età e questo è molto bello».

Il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco ha ribadito: «Il Gassman è diventato un polo culturale e non per nulla la fondazione aderisce sempre ad ogni richiesta, siamo consapevoli che la cultura sia alla base di una crescita normale. Troppi giovani che mancando della cultura minima hanno dei comportamenti che non dovrebbero essere presenti, probabilmente anche le loro famiglie spesso hanno una bassa cultura e allora ben venga questo polo culturale. Cerchiamo di fare comprendere ai nostri giovani l'orrore di una guerra, è fondamentale e lo spettacolo darà modo di riflettere».

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