TOLFA - Nell'ambito della rassegna: "I Love Opera" a Tolfa arriva l'opera lirica. Sul palco del teatro Claudio a partire dalle 17.30 andrà in scena l'opera "La Boheme" di Giacomo Puccini con libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica. La mise en espace è a cura del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma; al pianoforte il maestro Roberto Lorenzetti. Protagonisti della Boheme sono gli studenti della classe di canto del M° Emanuele Salucci. Ad interpretare Mimì Daffyum Kang; Rodolfo: Seo Jon Yun; Musetta: Seam Myung Lee; Marcello: Guo Xiaotong; Colline: Donwei Yang; Schaunard Sichao Wen. L'evento è ormai un classico apprezzatissimo a Tolfa ed è organizzato dall'associazione "Il Barsolo" in collaborazione con il "Circolo Poetico Bartolomeo Battilocchio".

"Si tratta di uno spettacolo di cartellone teatrale che vedrà esibirsi i ragazzi della classe di canto del M. Emanuela Salucci del Conservatorio Santa Cecilia di Roma organizzato durante la settimana della Musica che quest'anno è celebrata dal 10 al 17 maggio - spiega la sindaca di Tolfa, Stefania Bentivoglio - una classica rappresentazione teatrale, ma una riproposizione delle più belle e celebri arie del melodramma italiana di Giacomo Puccini del quale ricorre il centenario della morte (Giacomo Puccini 1858-1924), con voce e pianoforte. La Musica a Tolfa ricopre da sempre un ruolo centrale nella vita della comunità grazie alla assidua presenza della Banda Musicale Giuseppe Verdi di Tolfa e le numerose espressioni amatoriali di gruppi rock, pop e folk. Questa volta un appuntamento con la lirica e il bel canto italiano che ha segnato il corso mondiale della tradizione musicale". La Bohème di Puccini è fra le tre opere più rappresentate al mondo. Sin dal debutto torinese nel 1896 il pubblico ha sempre dimostrato per questo titolo un amore autentico, perché vi trova intatto e sublimato il fremito della giovinezza insieme al dolore che comporta la consapevolezza della sua perdita. Il libretto, ambientato a Parigi intorno al 1830, racconta la storia d’amore della ricamatrice Mimì e dello scrittore Rodolfo, i quali, insieme ai loro amici artisti, affrontano le difficoltà di una vita povera con spirito di avventura, finché la realtà non finisce per schiacciarli. Per i suoi personaggi, Puccini creò melodie memorabili e soluzioni orchestrali molto fantasiose, trasformando una vicenda semplice e quotidiana in pura poesia. Ne sono esempi straordinari il duetto "Che gelida manina/Mi chiamano Mimì", oppure l’Introduzione al quadro III, che riesce a far sentire al pubblico il freddo della neve sulla propria pelle.

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