CIVITAVECCHIA – Si presenta con una veste completamente nuova la terza edizione per “I Giovedì dell’archeologia”.

Lo fa nella location, che si sposta dalla biblioteca comunale alla sala conferenze della Fondazione Cassa di Risaparmio di Civitavecchia. Lo fa nell’organizzazione, che quest’anno vede la sinergia tra associazioni alla base dell’iniziativa: in campo, infatti, il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, il Gruppo Archeologico Romano – Sezione “Ulpia” di Civitavecchia e l’Associazione Archeologica “Centumcellae” di Civitavecchia, sostenute dalla Fondazione Cariciv. E lo fa anche nel tema ricercato: l’edizione che si apre giovedì 23 novembre alle 17, infatti, sarà incentrata esclusivamente su Civitavecchia, sulla sua storia e i suoi monumenti.

«Fare squadra garantisce qualità e percorso migliore - ha commentato la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco - è un onore ospitare questo programma, e spero che Civitavecchia, e la sua storia, riescono ad entrare sempre più nei circuiti turistici».

«Perché abbiamo un ricco patrimonio - ha aggiunto il presidente di Centumcellae Carlo Alberto Falzetti - Civitavecchia è ancora troppo sottovalutata. Grazie alla Fondazione, anima culturale di questa città».

«Il cuore di questa iniziativa è la rivalutazione del ruolo di Civitavecchia, dal punto di vista storico ed architettonico - ha aggiunto Sara Panico per il Gar - con questo programma contiamo di aggiungere altri piccoli tasselli per ricostruire la nostra storia». Particolarmente soddisfatta la direttrice del Museo Lara Anniboletti, che ha spiegato come il calendario inizierà a novembre, per terminare ad aprile, «due volte al mese, focalizzandoci sulla nostra città - ha spiegato - e coinvolgendo anche i più giovani».

Ricercatori, accademici, archeologi ed esponenti di associazioni culturali locali faranno il punto sulle novità delle indagini storiche e archeologiche connesse a Civitavecchia e al suo territorio nei secoli, dalla fase etrusca e romana fino ad arrivare al Rinascimento, senza tralasciare la storia delle ricerche e della collezione archeologica del Museo Civico, fino a trattare i più recenti aspetti connessi alla comunicazione digitale in ambito archeologico.

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