PHOTO
TARQUINIA - Porte aperte anche oggi al ritiro della Bandita, un tempo residenza dell’artista cileno Sebastian Matta. In occasione delle Giornate Fai d’autunno, a Tarquinia il ritiro apre in via eccezionale i suoi cancelli al pubblico per far conoscere parte degli spazi privati dell’artista che ospitano alcune delle sue opere: dal giardino al cortile del convento, alla cappella in cui per anni ha lavorato e dove ora riposa. Un’occasione unica per respirare lo spirito di Matta e scoprire, con i propri occhi, la sua sorprendente e personalissima carica poetica. Ex convento dei frati passionisti fondato nel 1750 da san Paolo della Croce e acquistato da Matta alla fine degli anni Sessanta, il Ritiro della Bandita è stato casa, rifugio e luogo di lavoro fino agli ultimi anni della sua attività. Oggi sede degli archivi Matta, conserva molti tesori dell’artista, dalle sculture in bronzo alle ceramiche, dai pastelli alle tele, dai disegni ai mobili, raccontando, attraverso la magia di un luogo che sembra sospeso e senza tempo, l’immaginario fantastico e inimitabile di uno dei più carismatici, brillanti e visionari artisti del Novecento. L’orario di visita al Ritiro della Bandita e al palazzo comunale è dalle 10 alle 17. L’ingresso è libero con un contributo volontario.