CIVITAVECCHIA – Fortemente voluto dall’assessore al Turismo Simona Galizia, “benedetto” dal vescovo monsignor Gianrico Ruzza, creato e curato dall’associazione Variante Cimina della via Francigena, riconosciuto dal Ministero del Turismo, guardato con interesse dall’Ambasciata del Giappone in Italia ed inserito nel volume “I cammini d’Italia. 100 spettacolari itinerari a piedi”.

Da novembre scorso, quando è stato ufficialmente presentato a Palazzo del Pincio, ad oggi, il “Cammino di Hasekura e dei Martiri Giapponesi” sta macinando chilometri, è il caso di dirlo, in vista anche e soprattutto del prossimo Giubileo. Tanto che giovedì, 21 marzo, è in programma un appuntamento dedicato, proprio a Roma, nella chiesa di Santa Maria dell’Orto in Trastevere, detta anche Chiesa dei Giapponesi. «Sarà un momento di approfondimento culturale e storico - hanno spiegato dall’associazione Variante Cimina della via Francigena - ma anche l’occasione per parlare di sviluppo turistico dei territori, anche in vista del Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025».

Ma cosa è, nel dettaglio, il cammino di Hasekura?

LE CARATTERISTICHE DEL PERCORSO Si tratta di una via tracciata sul modello di “cammini” come quello di Santiago o quello della “Via Francigena”. In questo caso si tratta di un percorso lungo 107 chilometri - illustrato nel sito www.camminodihasekura.it - che attraversa vie e strade cariche di storia, passando per lungomare e lungofiume romano, camminando su corridoi dedicati a camminatori e ciclisti, per ripercorrere l’ultimo tratto dell’avventura del Samurai Rokuemon Tsunenaga, primo ambasciatore giapponese a sbarcare in Italia, nel XVII secolo. Di fatto è la rievocazione dell’impresa epica ed unica per la sua epoca compiuta dal giovane ambasciatore giapponese che sbarcato nel 1615 a Civitavecchia che venne ricevuto da Papa Paolo V: è il racconto di un’avventura post medioevale fatta di frati viaggiatori, di popoli convertiti e di martiri trucidati, ma anche di palazzi del potere, di lettere d’oro e di Samurai.

LE TAPPE Partendo dalla statua dedicata ad Hasekura Tsunenaga e alla Chiesa dei Martiri Giapponesi a Civitavecchia, il percorso scende verso il Castello di Santa Severa, dove il Samurai soggiornò per una notte, proseguendo per Palidoro dove fece una sosta, e riprendendo il cammino nelle campagne verso Roma, arrivando alle sponde del Tevere, fino in Vaticano e al Quirinale. Il percorso è così suddiviso: Civitavecchia – Santa Severa 20.4, Santa Severa – Cerveteri 14.7, Cerveteri – Ladispoli 16.3, Ladispoli – Fregene 15.1, Fregene – Parco Leonardo 22, Parco Leonardo – Eur 17.4, Eur – Quirinale 14.4, per un totale di 107 km, 6 giorni di viaggio, più di 50 chiesi e luoghi sacri visitabili e oltre 200 punti di ospitalità e riposo.

L’ASSESSORE SIMONA GALIZIA Da una parte il grande lavoro di promozione. Dall’altro invece quello burocratico ed istituzionale, che vede l’assessore al Turismo e alla Cultura del comune di Civitavecchia Simona Galizia in prima linea. «Abbiamo scritto all’Ambasciata del Giappone - ha confermato - affinché ci supporti in questo lavoro. Dopo aver approvato la delibera in giunta, infatti, e dopo il riconoscimento ottenuto da parte del Ministero del Turismo, c’è bisogno di mettere in campo un grande lavoro di squadra; in particolare gli altri comuni coinvolti e presenti nel tragitto devono ora adottare la delibera. Nel frattempo abbiamo lavorato per la presentazione a Roma del nostro “Cammino di Hasekura”, invitando che Regione Lazio e Ministero. Vogliamo andare incontro a quel turismo di prossimità che va al di là delle crociere, nell’ottica di riuscire a coprire anche quel periodo che conta meno presenze di turisti sul territorio e che va da ottobre a marzo, cercando di far diventare Civitavecchia e tutto il suo comprensorio sempre più appetibili, anche in vista dell’imminente Giubileo».

Civitavecchia vuole così inserirsi nell’esclusivo circuito dei “cammini” storici e religiosi, che tanto hanno contribuito a valorizzare i territori attraversati, sempre fuori dalle grandi arterie di collegamento della modernità e perciò i soli a garantire l’autenticità della memoria storica, delle tradizioni e delle suggestioni perdute nella caotica velocità delle vacanze moderne.

«Di una cosa siamo certi - ha aggiunto l’assessore Galizia - questo progetto rappresenta un’occasione formidabile di valorizzazione per il nostro territorio, e abbiamo voluto immediatamente fare nostra la proposta di costituire “Il cammino di Hasekura”, che si incrocia e s’interseca con la storia del nostro gemellaggio più antico che ci lega alla città giapponese di Ishinomaki. Grazie al lavoro degli Uffici Cultura e Turismo siamo riusciti velocemente a superare tutte le difficoltà burocratiche che vanno affrontate quando si avvia un’operazione di questa portata, “strategica ai fini dello sviluppo turistico ed economico del territorio”, come si legge nella delibera che abbiamo approvato. E ora ci impegniamo a fare da capofila per l’approvazione del progetto da parte di tutti i Comuni interessati, fino a Roma. Sono fiera di aver portato a firma questa meravigliosa iniziativa e sono convinta che nei prossimi anni sarà sempre più evidente a tutti la portata storica di questo primo passo».

La determinazione dell'assessore Galizia nel promuovere e realizzare questo progetto pone le basi per una crescita turistica e economica significativa, rispecchiando il potenziale trasformativo dei cammini in occasione del prossimo Giubileo, come già dimostrato dal Cammino di Santiago che, lanciato in occasione del Giubileo del 2000, è diventato poi uno straordinario volano anche economico che ha coinvolto tutti i Comuni attraversati dal percorso. Oggi ci si trova di fronte ad un nuovo Giubileo, che richiamerà milioni di pellegrini da tutto il mondo. E Civitavecchia, insieme al suo territorio, ha deciso di giocarsi una carta importante.

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