SANTA MARINELLA – Questo il programma degli eventi che si terranno nel mese di luglio alla Casina Trincia. Lunedì alle 21 sarà presentato il libro Quanto sei bella Roma, dallo scudetto giallorosso alla finale di coppa dei campioni di Mauro Grimaldi. Presenta il conduttore di Radio Radio Stefano Raucci. Lo sport tra le righe, con la partecipazione straordinaria di Sebino Nela. Con la leggerezza del tempo, Mauro Grimaldi, giornalista sportivo e vicepresidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, già autore de La trilogia della nazionale italiana di calcio, racconta la stagione 1983/1984 quando la Roma di Dino Viola e Nils Liedholm divenne emblema di una città e orgoglio della romanità. Proponendo un modello di calcio vincente, caratterizzato da eleganza e fierezza, la squadra conquistò nel 1984 due Coppe Italia, uno scudetto, e una finale di Coppa dei Campioni. Il 18 luglio, toccherà al libro Santa Marina, di Daniele Bolognini, presentazione a cura di Simone Ciampanella, Livio Spinelli e Maura Chegia, letture dell’associazione “Le Voci”.

Alla presenza dell’autore, studioso di agiografia, iconografia e storia locale, sarà raccontata la storia di Marina, che giovanissima, decise di seguire il padre in un monastero maschile travestendosi da uomo. Accusata ingiustamente di aver abusato di un giovane, fu cacciata dalla comunità, prendendosi cura del bambino nato dalla presunta tresca. Solo alla sua morte, scoperte la sua identità e la sua innocenza, iniziò a diffondersi la fama di santità. Il libro ripercorre il culto introdotto dai monaci basiliani e diffuso tra Damasco, la Bitinia, Venezia e Santa Marinella. Giovedì 20 sarà la volta di Sotto il segno di Hercle, storia di un dono di Simone Tarrone, con presentazione degli ultimi ritrovamenti archeologici a Castrum Novum a cura di Flavio Enei. Nella Santa Marinella etrusca del VI secolo a. C. vive Arath, un curioso ragazzino che guiderà il lettore nella grande civiltà del popolo Rasna, descrivendone il paesaggio, la società e le principali vicende. Una storia che regala conoscenze che vanno ben oltre il romanzo. Il demo etno antropologo Simone Tarrone, al secolo Stefano Carrano, dopo altre prove narrative, è oggi un attivo divulgatore dei beni culturali e collaboratore del Gat.