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MONTEFIASCONE – Grande successo di pubblico per la giornata inaugurale del festival dell’ecologia integrale di Montefiascone, ideato da monsignor Fabio Fabene e giunto alla sua terza edizione.
L’associazione Rocca dei Papi per un’ecologia integrale ha predisposto una informazione capillare sul territorio che ha prodotto il tutto esaurito nello spazio – teatro all’aperto allestito presso la splendida cripta di Santa Lucia Filippini. Madrina della serata inaugurale la giornalista, scrittrice e conduttrice Rai Emma D’Aquino, che è riuscita a coinvolgere i protagonisti delle istituzioni in un dialogo franco e costruttivo sui temi principali del Festival.
L’acqua come bene fondamentale per la vita umana e la tutela dei poveri affinché abbiano libero accesso ai beni che la natura ci dona: questo il filo conduttore dell’edizione 2023 in scena fino a domenica, come ribadito dagli illustri ospiti, la sindaco di Montefiascone Giulia de Santis, il consigliere della regione Lazio Daniele Sabatini (FdI), il presidente della provincia di Viterbo Alessandro Romoli. Nelle prime file della platea i vertici del comando dei carabinieri, della guardia di finanza ed il questore, oltre la polizia locale.
Dopo un serrato dibattito che ha coinvolto anche il pubblico sui temi del cambiamento climatico, la lectio magistralis dell’economista Leonardo Becchetti, che incalzato dalle domande puntuali di Emma D’Aquino, ha esposto ai presenti i pericoli cui vanno incontro l’ambiente e la natura che ci nutre, se non ci saranno opportune strategie di protezione da parte dell’umanità.
Di grande suggestione la performance teatrale della locale compagnia Giorgio Zerbini che ha messo in scena “Opera sull’Acqua” di Erri De Luca, regalando al pubblico un momento di intensa emozione. In serata il coro della Cappella Papale di Assisi si è esibito in un vasto repertorio musicale dal titolo “Laudato sì mì Signore” che è terminato con il “Cantico delle Creature” di San Francesco, realizzando attraverso la musica la comprensione del tema principale del Festival, che dal suo esordio è stato concepito da monsignor Fabene come una promozione anche in campo pratico dell’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco.
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