CIVITAVECCHIA – A Civitavecchia sbarca il “Salotto letterario Atlante”. Domani alle 10 presso la sede dell'Istituto Atlante 2.0 di Civitavecchia, in corso Marconi 6, ci sarà la prima tappa dell'iniziativa pensata dalle docenti Manuela Sileoni Ciantia e Flaminia Paperini. In questo primo appuntamento l'autore Ivan Guaragno presenterà il suo libro “Trent'anni da fagiano prima del lampione”, seguirà dibattito con i giovani sulla tematica principale ovvero i giovani e le loro problematiche. Subito dopo l'iniziativa la scuola offrirà la colazione a tutti i partecipanti. Gli interessati possono contattare l'istituto sulle pagina social dove sono presenti tutti i contatti o chiamare il numero 07661902371. 

«Questo libro – ha spiegato Ciantia - con cui abbiamo scelto di iniziare è andato in vendita in beneficenza per i bambini malati. L'opera è stata presentata anche in diversi istituti statali. Tutto è nato da una semplice idea: i ragazzi non leggono più. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di farli avvicinare alla lettura tramite temi legati al loro mondo e, ovviamente, anche al programma scolastico».

SINOSSI - Il dottore mi guardò e mi disse: «suo figlio ha qualcosa dietro gli occhi, bisognerà fare un’ecografia.» - «Va bene dottore, se ce la segna, il prima possibile gliela faremo fare.» Il dottore con insistenza ribatté: «non mi sono spiegato bene. Il bimbo domani mattina lo deve portare urgentemente all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Io l’aspetto, poiché domani sarò di turno, così facciamo subito l’ecografia.». Sono Ivan, il protagonista di questa storia. Dopo l’esperienza vissuta con mio figlio ho sentito la necessità di fare un viaggio nel mio mondo interiore per cercare una risposta a una domanda che troppe volte mi ero posto invano: cos’è la felicità? Da bambino, teppista quale ero, la inseguivo nella competizione; da adolescente fanatico nelle tante avventure passate con gli amici; da uomo, con poca esperienza, la vedevo nei sorrisi delle persone e nelle vite degli altri. L’ho desiderata nel successo professionale, l’ho rincorsa tentando di fare l’artista, ho rovistato fra le mie storie sperando di trovarla nell’amore. Ho provato e riprovato, senza mai essere del tutto appagato e mi sono ritrovato a passare 30 anni da Fagiano rimanendo a mani vuote. Poi una sera, in una notte di lotta personale e ripensamenti, si è accesa una luce, non dentro di me ma fuori ed è stato lì che la mia vita è cambiata.
Aiutato dal destino e dalla forza di volontà oggi so finalmente dire cosa sia, per me, la felicità.

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