CERVETERI - È ufficialmente iniziato con l'ammissione delle prove e l'ascolto di un teste di Polizia giudiziaria, il processo al tribunale di Civitavecchia che vede imputati con l'accusa di corruzione l'ex sindaco di Cerveteri e attuale consigliere metropolitano e consigliere d'opposizione a Ladispoli, Alessio Pascucci insieme al costruttore romano Domenico Bonifaci e ad a una persone di fiducia di quest'ultimo, Giuseppe Costa, che si occupava della società Ostilia.

I FATTI.
I fatti risalgono al periodo a cavallo tra il 2015 e il 2016, quando il nucleo anti corruzione della Guardia di Finanza di Roma stava indagando sull’annosa vicenda della lottizzazione di Campo di Mare. Sulla base di diversi esposti presentati dal consigliere comunale Salvatore Orsomando, la Procura di Civitavecchia aprì un fascicolo acquisendo poi anche la relazione delle Fiamme Gialle e le trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche dell’allora sindaco, disposte dalla Procura di Roma in un procedimento parallelo aperto nella Capitale. Secondo la pubblica accusa, con il parere favorevole del responsabile dell’Urbanistica ingegner Nunzi che curò la parte tecnica delle delibere in questione, relative alla perimetrazione del nucleo spontaneo originario di Ostilia, al fine di cercare di sanare le situazione di abuso, Pascucci portò gli atti in consiglio comunale, ottenendo al tempo stesso una sponsorizzazione di 25.000 euro per una manifestazione culturale del Comune. E le intercettazioni prodotte dalla Guardia di Finanza riguarderebbero almeno una telefonata del sindaco che sollecitava il versamento della sponsorizzazione agli organizzatori del festival. Nel 2019 è stata poi la Guardia di Finanza di Ladispoli ad inviare la relazione conclusiva alla Procura di Civitavecchia, mentre resta in piedi anche il procedimento avviato come si diceva a Roma nel 2015 per presunti reati connessi. Tutte accuse che dovranno essere provate in dibattimento, e che l’avvocato difensore di Pascucci, Giorgio Martellino, dovrà cercare di chiarire e smontare.

LA POSIZIONE DEL COMUNE. Inizialmente l'attuale amministrazione comunale etrusca aveva deciso, come dichiarato dal sindaco Elena Gubetti, di non costituirsi parte civile nel processo; salvo poi ripensarci a ottobre scorso quando durante la prima udienza depositò gli atti di costituzione. Da chiarire, se ora, la richiesta dell'amministrazione sia stata o meno accolta, non essendo presente, nell'udienza di ieri, l'avvocato della parte in questione. Secondo quanto riferito dal Comitato per la legalità e l’anticorruzione ODV presente all’udienza, infatti, «il comune di Cerveteri è stato escluso quale parte civile poiché, pur avendo effettuato la richiesta alla scorsa udienza, il legale del comune di Cerveteri non si è presentato oggi in aula per perfezionare la parte civile e, pertanto, ai sensi dell'art. 80 c. 2 cpp i cittadini di Cerveteri, sono stati "buttati fuori" dal processo e dalla azione risarcitoria». E a confermare la mancata costituzione di parte civile da parte del Comune è anche il consigliere d’opposizione Anna Lisa Belardinelli. «Il legale del Comune non si è presentato. Quindi il Comune di Cerveteri non si è costituito parte civile e non potrà più costituirsi in questo processo». Belardinelli punta il dito poi contro il sindaco Gubetti che «solo dopo le nostre forti pressioni, con una clamorosa retromarcia, aveva dichiarato che il Comune di Cerveteri si sarebbe costituito parte civile. Ebbene oggi non c’è stata nessuna costituzione. Segno evidente che la Gubetti, anche questa volta, ha preso in giro i cittadini! Personalmente ritengo la mancata costituzione di parte civile del comune contro un ex amministratore un fatto gravissimo che sarà oggetto di una puntuale interrogazione. Vedremo come si giustificherà il Sindaco Gubetti».

PROSSIMA TAPPA.
La prossima udienza, è stata intanto fissata per il 20 febbraio prossimo. In quell'occasione si procederà al conferimento dell'incarico peritale per la trascrizione delle intercettazioni.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA –

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono effettuate indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

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