TARQUINIA - Un tavolo di confronto per fare il punto su quanto fatto in tema di sentieristica e per progettare i prossimi passi: è stato questo il focus dell'incontro che si è svolto ieri a Palazzo Vipereschi, sede dell'Università Agraria di Tarquinia.Presenti all'incontro l'assessora del Comune di Tarquinia Martina Tosoni ed il consigliere comunale Matteo Costa, la presidente dell'Asd Etruschi Runners Elisabetta Ciolli ed il presidente di Viterbo del Club Alpino Italiano Alessandro Selbmann, oltre al presidente dell'Università Agraria Alberto Tosoni e al vicepresidente Alessandro Sacripanti.Dopo aver fatto il punto sul lavoro svolto fino ad ora, sono stati discussi i principali problemi emersi, come alcuni pali segnaletici rimossi da ignoti, per la cui rimessa in posizione si sono già attivati il vicepresidente Sacripanti in accordo con il Comune.Sono state anche messe al vaglio varie opzioni di sviluppo per il sentiero 103, che presto necessiterà di un breve tratto alternativo, già individuato dalla signora Ciolli, a causa di alcuni lavori nel tragitto. «Dopo l'analisi delle manutenzioni necessarie ai sentieri - spiega il presidente dell’Università Agraria Alberto Tosoni - si è deciso di proseguire nell'ottica della collaborazione, provvedendo ad un coordinamento tra istituzioni per decidere il da farsi in ordine di priorità e di possibilità economiche. Si è parlato anche dello studio di piccoli punti di sosta, che dopo la realizzazione saranno segnalati sulle carte e costituiranno un ottimo incentivo alla fruizione per sportivi e viandanti». «Questo incontro è stato per l'amministrazione - aggiunge Tosoni - un primo passo nell'ottica dello sviluppo del turismo lento sul territorio, e costituisce un elemento di positiva continuità rispetto al lavoro fatto da Sacripanti con il Comune di Tarquinia, il Cai e l'Asd Etruschi Runners già nella passata gestione». A breve sarà svolto un sopralluogo da parte del presidente Alberto Tosoni assieme al vicepresidente Alessandro Sacripanti e al consigliere Andrea Ortenzi per verificare la situazione sul campo e studiare, laddove di propria competenza, un'eventuale utilizzo di forme di manutenzione sostenibili ed efficaci. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.