CIVITAVECCHIA - Un progetto di grande valore, innovativo e multidisciplinare, che vede coinvolti storici, medici, antropologi e religiosi e che in città ha potuto contare su diverse realtà, a disposizione per lo stesso obiettivo: i frati Cappuccini, il presidente della Società Storica Enrico Ciancarini e quello della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco, la clinica Siligato del dottor Antonino Amaturo e le onoranze funebri Angeloni. E con il coinvolgimento del paleopatologo Francesco M. Galassi. Sabato infatti è stata eseguita una tac sulle reliquie di Santa Costanza, di circa 1900 anni, custodite nella chiesa di San Felice da Cantalice. Il corposanto è arrivato poco prima delle 13,30 a via Buonarroti: la statua di cera con all’interno parti ossee della giovane martire, che proprio secondo i recenti studi sarebbe morta tra i 14 e i 24 anni, è stata sottoposta ad una tac, sotto l’occhio attento di studiosi e professionisti presenti. «Ad una prima valutazione storica, morfologica e radiologica basata su radiografie del corposanto - hanno spiegato - ora si aggiunge la possibilità di effettuare una più compiuta valutazione dei segmenti scheletrici contenuti all’interno del simulacro della Santa, potendo così ricavare informazioni biologiche standard sui resti stessi, sul loro stato di conservazione nel corso del tempo e sulla tecnica utilizzata per arrangiarli tra loro. Sarà, forse, anche possibile provare a ricavare qualche dato paleopatologico sugli stessi resti».

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