CIVITAVECCHIA - Dopo un anno e mezzo di lavoro e, soprattutto, dopo aver sanato la situazione economica pregressa che vedeva il Comune debitore nei confronti di Ater per diverse centinaia di migliaia di euro, è in dirittura d'arrivo la stipula del nuovo contratto di servizio tra i due enti. Il consiglio comunale ha infatti approvato la delibera sulla "Gestione tecnico-amministrativa ed economica degli alloggi Erps di proprietà comunale-affidamento all'Ater di Civitavecchia", dando di fatto il via libera agli uffici di poter procedere con la firma del contratto che andrà a coprire circa 265 alloggi popolari sul territorio. "Il lavoro è iniziato subito - ha assicurato l'assessore al Patrimonio Emanuela Di Paolo - ma abbiamo dovuto risolvere una serie di criticità. oggi siamo finalmente pronti. Come Comune, d'altronde, non riusciamo a gestire questa mole di alloggi, per carenza di risorse".

Un contratto che avrà durata di un anno, come sottolineato dal consigliere Raffaele Cacciapuoti, presidente della Commissione Urbanistica, "per evitare di cadere in errori commessi in passato" e prevede "lavori, riscossione e tutto quello che Ater ha svolto finora tramite proroghe, senza contratto. L'importo è stato oggetto di trattativa - ha aggiunto - mille euro al mese, come in passato, era poco, Ater avanzata pretese per 25mila euro. Siamo arrivati a circa 7.700 euro". Una cifra che, di fatto, come sottolineato dai consiglieri di minoranza, è il massimo rispetto a quanto disposto dalle norme, che parlano del 70% di quanto incassato al mese. Magari in questa cifra, come sottolineato dalla consigliere del M5S Daniela Lucernoni, si potrebbe pensare di inserire altri 40 alloggi che rimarrebbero a carico del Pincio, auspicando comunque un abbassamento della quota.

la delibera è passata con i voti della maggioranza, così come quella relativa all'approvazione degli elenchi definitivi e relative perimetrazioni costituenti il catasto incendi boschivi, anni 2018-2020, quella legata alla modifica ed integrazione del regolamento Tari che prevede, per le utenze non domestiche, sconti nella quota variabile e la possibilità di riciclare autonomamente. Ok a maggioranza anche per due variazioni di bilancio legate all'arrivo di fondi da parte del Governo legati a Pnrr, emergenza Covid e caro energia.

Importante infine la mozione proposta dal Pd e votata all'unanimità, legata allo scioglimento scioglimento dei vincoli per le affrancazioni dopo venti anni in diritto di superficie, prendendo spunto da quanto avviene già in altri comuni, a partire da Roma. Un'opportunità, come ricordato dal capogruppo del Pd Marco Piendibene, soprattutto per chi vuole riscattare le case costruite in cooperativa.