Roma - "Competenze e responsabilità sono i protagonisti di una visione che Federpol traduce per le sue agenzie di investigazione in un modello organizzativo imperniato sulla formazione continua di alta qualità, che prende forma anche attraverso un evento unico nel panorama dell'intelligence europeo che cresce con l'ausilio di università e istituzioni. Federpol annuncia la quinta edizione del corso di avviamento e perfezionamento alla professione dell'investigatore privato, parte il prossimo 13 gennaio: una bella occasione per preparare adeguatamente i futuri investigatori collaboratori dipendenti e titolari di agenzie riconosciute dallo Stato e che operano nel rispetto della legge a fronte di tanti soggetti abusivi che infestano il mercato". È quanto si legge in una nota di Federpol.


"La formazione che punta alla professionalità si conferma il tratto distintivo, quel valore aggiunto capace di spiegare e di offrire al cliente un servizio di qualità al passo con i tempi e portatore di risultati: è la competitività. Parole forti competenza, responsabilità e competitività che sono frutto di una visione d'impresa e di tanto lavoro e impegno a qualificare se stessi e le proprie risorse", spiega l'associazione di categoria.


"La stampa, anche quella economica, ha enfatizzato la questione della carenza di lavoratori, specie stagionali soprattutto nel turismo. L'estate che sta finendo ha marcato una distanza siderale tra il potenziale dell'industria turistica del Paese e la realtà dell'offerta turistica: sono mancate centinaia di migliaia di camerieri, inservienti, stagionali. A noi basta tornare a quella sera in cui abbiamo visto anche nelle città turistiche ristoranti chiusi a pranzo, e gelaterie aperte tutto il giorno che chiudevano di sera e non di notte. Perchè? «Perchè siamo rimasti a lavorare solo noi che siamo i titolari e dopo 14 ore chiudiamo» mi sono sentito dire con accenti diversi a Capri, come a Limone del Garda, come a Milazzo. Ma la questione è molto più seria, non riguarda solo i lavori stagionali e non si può buttare in campagna elettorale semplicemente tagliando il reddito di cittadinanza; è una questione strategica ed è un nodo di sistema che era già venuto al pettine nell'economia pre-Covid". continua la nota di Federpol.


"Si tratta della competenza. In un mondo che cambia - dove i passaggi tecnologici si fanno sempre più brevi ed economici, dove le opportunità vanno colte al volo per la concorrenza sempre più globale, dove la domanda di sicurezza è cresciuta in modo esponenziale ed è purtroppo destinata in tutto l'Occidente a diventare una voce di spesa fondamentale per la crescente minaccia, persino della tenuta sociale, Federpol è tra i pochi 'attori della governance' del Paese che in modo coerente realizza interventi a sostegno della propria visione e delle esigenze manifeste con un ricco programma di formazione continua, messo a disposizione del Paese e di chi vuol fare. Quando si parla di competenza non si gioca con le parole, perché si caricano di contenuti e responsabilità, figure professionali
che meritano rispetto e devono incontrare il favore, le attese, le aspettative di chi si potrebbe candidare al lavoro", spiega ancora Federpol.


"Si fa presto ad esempio a dire 'buttafuori', a titolare cosi giornali quando si parla di discoteche. O banalizzare il lavoro degli steward e ridere del famoso ormai ex bibitaro dello stadio. Fare confusione e cattiva sintesi sembra la sicura prerogativa che la politica, ma pure i giornali, assumono quando si affronta il tema del personale, specie quando si presume che abbia poche competenze. Si guarda (pure poco) al contratto e si sorvola sul resto... tanto poi... Cosa può succedere? E questo è il punto. E se succede... La tentazione ad assumere personale un tanto al chilo, più per offrire prebende che servizi, a volte pure ope legis, provoca nel settore strategico della sicurezza un vulnus che va corretto", spiegano ancora Federpol.


"Si chiama responsabilità: le persone sono risorse coinvolte nella sicurezza, mettendoci la faccia, gestendo intelligenze artificiali, dovendo prendere decisioni non da automi ma da protagonisti, sapendo stare dietro le quinte ma pure in primo piano quando occorre. Questa sensibilità, queste competenze non valgono un tradizionale titolo di studio: si acquisiscono con l'esperienza ovvero dalla formazione a confronto con persone diverse per storie, provenienza, culture. Esperienze e generazioni a confronto in aula stimolano alla crescita del gruppo. È quello che accade agli eventi di formazione Federpol", continua l'associazione di categoria.