Quello di questa sera è il primo Trasporto da assessore alla Bellezza per Vittorio Sgarbi che ha fatto della promozione della macchina di Santa Rosa uno dei suoi cavalli di battaglia. Quali sono le sue emozioni per questo Trasporto?

“Conosco bene la macchina di Santa Rosa. Ho assistito altre volte al Trasporto. Quello di questa sera per me sarà il quarto. Insieme alla festa di Viterbo, ho partecipato anche a quelle di Sassari, Nola e Palmi. Credo di essere l’unico ad aver vissuto tutte e quattro le macchine inserite nella Rete delle grandi Macchine a spalla Unesco. Sono eventi straordinari che mantengono vive le profonde relazioni cristiane”.

Lei si è preso un impegno con la città di Viterbo, quello di portare Santa Rosa fuori dai confini cittadini...“Io sono stato quello che più di ogni altro ha portato fuori da Viterbo la Macchina di Santa Rosa. Quando ero direttore dell’Expo Milano Italy, ho portato negli spazi di Eataly la macchina di Ascenzi (la macchina era “Fiore del cielo” precedente a Gloria ndr.) Poi ho chiesto all’ex sindaco Arena di avere una delle macchine delle edizioni precedenti per collocarla in maniera permanente nel parco della scultura di Ferrara. Una proposta che è stata rifiutata. Litigai con Arena e da lì capii che la sua amministrazione sarebbe arrivata presto al capolinea”.

Prima parlava della Rete delle grandi Macchine a spalla patrimonio Unesco.  Si può fare di più?

“Io sono l’antagonista dell’Unesco. Quando sarò ministro farò molto di più: mi impegnerò affinché queste siano vincolate allo Stato”.

Qualche mese fa aveva promesso di portare Santa Rosa in diretta Rai, non c’è stato il tempo?

“L’ho detto e la mia parte l’ho fatta: ho messo in contatto la sindaca Frontini con il direttore generale della Rai. Se poi la cosa non è andata avanti, non dipende da me, non so come si sia mossa la sindaca. Ho presentato la Macchina anche a Cairo editore che non l’ha ritenuta di interesse nazionale televisivo. Nei prossimi mesi, imporrò che la Rai faccia la diretta la sera del Trasporto”.

Lei ha legato Santa Rosa anche a un altro progetto che le sta a cuore, il Festival della Tuscia, come procede l’organizzazione?

“Il festival della Tuscia si farà: la prima edizione sarà a settembre 2023, ma faremo prima un numero zero”.