Fabio Beretta


FIUMICINO - Svolgono un lavoro più che prezioso per il territorio, eppure il personale sanitario dell’Ares 118 con sede a nella cittadina aeroportuale di Fiumicino sembra essere abbandonato a se stesso. Infatti, il locale di via Coni Zugna, dove sorge la postazione dell’Ares 118, è in comodato d’uso alla Asl Roma 3 e da circa un mese chi vi lavora è costretto a farlo in un ambiente che non si potrebbe proprio definire ottimale.


I condizionatori sono fuori uso e il locale, situato al piano terra, è coperto da un terrazzo esposto sempre al sole. La temperatura interna ha raggiunto anche punte di 35 gradi (anche di notte stando al racconto dei soccorritori). Un ambiente invivibile che non garantisce il benessere lavorativo (molto importante per chi, h24, si precipita da una parte all’altra della città per prestare soccorso).


E così i soccorritori sono costretti di notte a stare fuori, ma il problema delle zanzare rende difficile il refrigerio. Ovviamente le segnalazioni alla Asl sono state fatte. I tecnici hanno anche raggiunto il locale constatando solo che i motori sono fuori e che servono dei lavori. Lavori che, a distanza di un mese, sembrano un lontano miraggio.


«Con queste temperature e la divisa indosso, lavorare è diventato arduo. Per di più in un ambiente che non ci permette di recuperare le forze…», le voci dei soccorritori, stremati dal caldo.


Ma i problemi non sono finiti. Infatti, ai soccorritori è stato vietato di parcheggiare le macchine personali al box dicendo che è riservato esclusivamente ai dirigenti. Gli altri operatori sanitari sono dunque costretti a parcheggiare le vetture nel al piazzale senza ombra, per turni di dodici ore. Ma quello che fa più rabbia è che la stessa direttiva vale anche per i mezzi di soccorso. E, nonostante sia stata richiesta da anni un copertura per proteggere le ambulanze e l’auto medica, le stesse vengono lasciate al sole per ore. La temperatura interna sale, quasi a diventare un forno, con un grande pericolo: il caldo rende difficile la conservazione dei farmaci.


Per l’Ares 118 si prospetta ancora una lunga estate. L’auspicio è che le Istituzioni di competenza si attivino il prima possibile per ridare dignità alla struttura. E’ nell’interesse di tutti. Non abbandoniamo chi ci aiuta.