[caption id="" align="alignleft" width="320"] L'assessore Dimitri Vitali e il sindaco Ernesto Tedesco[/caption]

CIVITAVECCHIA - Lo si era capito già da primi interventi ieri mattina, anche se ci sono volute diverse ore di dibattito per confermare il rinvio della votazione sul progetto del Roma Marina Yachting. Una delibera, quella portata in consiglio dopo la richiesta di convocazione di una parte dell’opposizione, che ha di fatto spaccato l’assise, non solo tra minoranza e maggioranza, come spesso accade, ma anche all’interno della stessa opposizione, con il Pd che di fatto si è allineato con la maggioranza, votando il rinvio alla prossima settimana.

Diciassette i voti favorevoli alla proposta presentata da alcuni consiglieri e poi definita dal sindaco Ernesto Tedesco che ha dato come scadenza per la convocazione della prossima seduta il 6 giugno prossimo. Sei invece gli astenuti, ossia i consiglieri di M5S, FdI e Svolta. In un gioco delle parti, dietro i vari interventi che si sono susseguiti è stato difficile capire il vero motivo dello slittamento della votazione. Bene lo spazio e la ricollocazione dei diportisti locali (benché la questione non fosse attinente alla delibera) come evidenziato dai consiglieri dem Marco Di Gennaro e Marco Piendibene, il quale ha sottolineato la necessità di lavorare in questi giorni anche per presentare congiuntamente alla delibera un ordine del giorno sul tema.

Ok alle perplessità espresse ad esempio da Carlo Tarantino sull’impatto occupazionale o quelle sollevate sugli altri settori portuali. Ma bastano a giustificare una settimana di tempo in più per rimandare la delibera in commissione sviluppo portuale? Per i consiglieri di M5S, FdI e Svolta assolutamente no. Si sarebbe potuto sospendere, come fatto già altre volte, e trovare una sintesi per un emendamento comune per correggere il documento che, così come presentato - ed è stato sottolineato più volte nei diversi interventi - non risponderebbe appieno alle richieste del Ministero, risultando debole ed impugnabile.

«Non si tratta di modificare una parola, ma serve una valutazione più compiuta, per consentire una votazione all’unanimità» ha detto il sindaco Tedesco. «Non siamo chiamati ad esprimerci sul progetto, che ha già concluso il suo iter - ha più volte evidenziato Fabiana Attig, della Svolta, che aveva presentato un emendamento rispondente a quanto scritto al Comune dalla Soprintendenza - ma ad esplicitare il pubblico interesse per quel segmento del molo del Bicchiere e a sottolineare come non vi siano siti alternativi per il progetto. Inoltre nella documentazione allegata tutti i dubbi emersi oggi sarebbero fugati».

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[caption id="attachment_416811" align="alignright" width="410"] Giancarlo Frascarelli (FdI)[/caption]

Questione ribadita anche dal collega di FdI Giancarlo Frascarelli: «Ci troviamo di fronte ad un fatto politico - ha detto -immagino quali siano i motivi del rinvio, vedremo quanto cambierà la delibera che verrà portata la prossima settimana. E’ la stessa farsa che c’è stata sui rifiuti: questo spiegherebbe la linea assunta dal Pd. Oggi siamo tutti d’accordo che basterebbe modificare un verbo nel deliberato, ma si vuole rinviare di 10 giorni una delibera del Sindaco. Perché? Non mi è piaciuto l’atteggiamento di una parte dell’opposizione (chiaro
il riferimento alla linea assunta dal Pd, ndr)». Delibera “lacunosa” nel deliberato che, a detta del capogruppo di FdI  Vincenzo Palombo, si poteva comunque emendare e votare. Questione sostenuta anche da Enzo D’Antò e Daniela Lucernoni. Bisognerà invece aspettare dieci giorni.

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