DARIA GEGGI

Un appuntamento che i civitavecchiesi non hanno voluto mancare. Dopo due anni di sospensione forzata a causa della pandemia, infatti, venerdì sera in migliaia sono scesi in centro per seguire la processione del Cristo Morto, partita da una piazza Leandra chiusa al pubblico.

LA PROCESSIONE - Un’edizione diversa dal solito che, nonostante la fine dell’emergenza sanitaria, ha dovuto comunque fare i conti con il Covid. Ridotta infatti la presenza di figuranti - niente “misteretti” portati dai bambini, ad esempio, per via della decisione di consentire la partecipazione solo ai maggiorenni, provvisti di green pass - e anche quella dei penitenti; mascherine indossate tra il pubblico e tra i volontari presenti. Ad aprire il corteo organizzato nei dettagli dall’Arciconfraternita del Gonfalone la coltre nera, imponente, e a seguire i diversi quadri della passione di Gesù, con figuranti e statue accompagnati nel loro lento incedere dalle preghiere e dalle note suonate dalle bande Ponchielli e Puccini.

https://youtu.be/zCq50AdbuYM

I PENITENTI - Suggestivo come al solito il passaggio dei penitenti, in numero inferiore rispetto al passato: 141 quelli iscritti, che hanno percorso le strade del centro con croci sulle spalle e catene ai piedi nudi, sostenuti dai volontari e dalla Croce Rossa, pronti a dare loro sostegno. Una tradizione, anche questa, tramandata spesso di padre in figlio. Quest’anno, per evitare assembramenti, gli incappucciati si sono preparati nei locali più ampi della chiesa della Morte, percorrendo quindi piazza Saffi - con qualche problema legato alla presenza di tanti avventori nei tanti locali presenti - per raggiungere piazza Leandra ed unirsi al corteo, in fase di partenza.

LA SALITA DEI CARRI E L'INCIDENTE - Emozionante e sentito il ritorno dei carri lungo la salita  dell’Arciconfraternita del Gonfalone (ex via Piave). Un momento particolare: l’attesa, la rincorsa, le statue che oscillano e che poi arrivano a piazza Leandra dopo la corsa, accompagnata dall’incitamento dei tantissimi presenti. Attimi di tensione e di paura quando una delle donne che spingevano il carro dell’Addolorata è caduta rovinosamente a terra.

https://youtu.be/whwekFhgRbc

Subito soccorsa dai volontari della Croce Rossa per fortuna non ha riportato gravi conseguenze. Spazio quindi alla salita del carro più pesante e difficile da manovrare, quello del Cristo Morto, che ha raggiunto la piazza tra gli applausi della folla. La benedizione pasquale del vescovo Gianrico Ruzza ha quindi chiuso un’edizione nel segno della rinascita.

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