FIUMICINO - «Assistenza domiciliare ridotta e nessuna fisioterapia». A raccontare il suo calvario è Luigi. È un disabile grave e necessiterebbe di un'assistenza 24 ore ma «nessuno risponde alle mie mail». Luigi ha provato a contattare il Direttore Generale della Asl Roma 3, con una lettera formale, ma invano: ancora attende che qualcuno dia una risposta alle sue urgenti richieste. Luigi è un disabile grave che è stato sottoposto alla Tracheotomia. La sua delicata situazione lo obbliga ad avere un’assistenza h24 che, per sopperire alle mancanze dovute dalla riduzione di ore messe a disposizione dalla Asl, sta svolgendo sua moglie, lasciata da sola a prendersi cura ogni giorno di suo marito. La vita di entrambi è stata stravolta da questo disservizio: lei ha messo da parte tutto per dedicarsi al 100% a Luigi, mentre lui si sente completamente abbandonato a se stesso e soffre nel vedere la moglie così occupata. Grave è stata anche l’interruzione della fisioterapia, fondamentale per le condizioni di salute di Luigi: «Qualche giorno fa ho ricevuto una visita presso il mio domicilio di alcuni dipendenti della mia Asl di appartenenza – racconta Luigi -. Motivo della visita era il ripristino della fisioterapia domiciliare che mi era stata interrotta da tempo. Ciò nonostante, il tutto si è limitato al controllo delle funzionalità del dispositivo che utilizzo da più di 10 anni per il trasferimento letto-carrozzina». Quello che chiede Luigi è il ripristino delle normali ore di assistenza domiciliare che gli spettano: «Il personale OSS avrebbe dovuto essere introdotto nella mia equipe di assistenza, entro il 2 marzo». Una richiesta di essere ascoltato, la sua, e di non essere lasciato solo ad affrontare la sua disabilità.