CIVITAVECCHIA - Torna l'open day vaccinale dedicato alle donne in gravidanza e allattamento. Mercoledì un nuovo appuntamento dedicato alle future e neo mamme per la vaccinazione anti covid all’ospedale San Paolo, dalle 9 alle 12, con il siero Pfizer.

Si tratta di una giornata importante in cui si andrà a replicare l’evento di ottobre quando si tenne un incontro dedicato a futuri neo genitori con i professionisti del settore per rassicurare sulla sicurezza e sull’efficacia della somministrazione del siero alle donne in attesa. Anche questa volta il target resta lo stesso, infatti su richiesta il vaccino sarà somministrato anche ai papà.

Un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione dalla dirigenza della Asl Roma 4 perché, come spiega il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia Alessandro Lena "è quanto mai importante vaccinarsi in questo momento delicato. Le società scientifiche ormai sono concordi nel raccomandare la vaccinazione anti covid in gravidanza".

Lena ha ricordato che le donne gravide sono una sotto popolazione per cui è atteso, e si sta già verificando, un picco dei contagi. Ci si aspettano ondate di donne in attesa e positive, una condizione rischiosa perché oltre al fatto che durante la gravidanza l’infezione può essere più severa, e avere ovvie ripercussioni sul bambino, possono esserci – anche se più raramente – conseguenze gravi. Ha molto colpito il fatto di cronaca dei giorni scorsi, ripreso dall’assessore alla Sanità regionale D’Amato, del decesso di una giovane donna incinta, 28enne, e non vaccinata. Un episodio drammatico che ha riacceso i riflettori sulla necessità di fare, ancora una volta, chiarezza.

"I vaccini in gravidanza sono sicuri, preservano la donna e la vita del feto – ha continuato il primario Lena –, inoltre bisogna anche considerare lo stress del partorire in una condizione di positività, assistiti dal personale medico bardato di Dpi. Partecipare all’evento del 2 febbraio è importante, le donne troveranno anche il personale del nostro reparto pronto a rispondere ad ogni domanda. Vaccinarsi è un atto sociale – ha concluso – nonché il primo atto d’amore che una mamma può fare per suo figlio".

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