CERVETERI - Incrementare il servizio tamponi su tutto il territorio comunale. La richiesta arriva dal consigliere di minoranza a Cerveteri, Alessandro Magnani, molto critico nei confronti non solo del Governo centrale, ma anche dell'amministrazione locale, sulla gestione dell'emergenza. Una situazione che «viene affrontata dalle istituzioni in modo convulso, con norme e decreti nazionali che si susseguono a pochi giorni di distanza, con prescrizioni e obblighi che rendono ormai complicata ogni attività»; con il Sindaco e l'amministrazione comunale che dovrebbero «farsi carico almeno di alcune delle necessità dei loro cittadini durante questo stato di emergenza senza fine» e una di queste necessità, è quella «di effettuare tamponi antigenici per ottenere la certificazione verde». Da qui la presentazione di una mozione, da parte di Magnani, per chiedere di intensificare l'effettuazione di tamponi rapidi sul territorio comunale. «Sul nostro territorio la richiesta di tamponi antigenici - ha incalzato il consigliere - non è assolutamente soddisfatta dall'offerta. Questo dato di fatto è evidente per chiunque si sia trovato nelle condizioni di dover fare una o più volte il test. La situazione è precipitata sotto le feste di fine anno, ma già a settembre avevo presentato un’interrogazione al Sindaco per chiedere se ci fossero margini per rimediare ad una situazione difficile anche allora, ampliando l’offerta con il coinvolgimento delle farmacie comunali. Mi era stato risposto che non era possibile, per questioni logistiche e di rispetto della normativa. Ovviamente ho approfondito la questione verificando che, come al solito, la risposta del Sindaco ci ha raccontato “la mezza messa”. A Cerveteri, purtroppo, è mancata la volontà politica di programmare soluzioni e di attivarsi per tempo. Questa amministrazione ha dovuto rincorrere affannosamente le emergenze e soltanto ad ottobre ha aperto l’unico Centro Tamponi Comunale. I prezzi applicati sono ulteriormente calmierati rispetto alle convenzioni nazionali, certo, ma quest’unico Centro, tra l’altro con aperture limitate a certi giorni e orari, non può certo bastare in un territorio vasto e popoloso come quello di Cerveteri, anche a fronte del protrarsi dello stato di emergenza e dell’allargamento della platea dei potenziali utenti. La limitatezza di questa offerta, tra l’altro, costringe spesso i cittadini a rivolgersi al privato, a volte in altri Comuni, lasciandone una gran parte esclusa dalle agevolazioni sui costi e creando una discriminazione di fatto, che aggiunge ulteriori difficoltà alle altre mille che tante persone stanno già affrontando. Per questo motivo ho presentato una mozione, da discutere nel prossimo consiglio comunale, per impegnare il Sindaco ad ampliare l’offerta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA