Sfruttare il potenziale delle innovazioni agricole, siano esse soluzioni semplici o tecnologie satellitari, aiuterà a impedire che la siccità si traduca in carestia ed esodi forzati e ad invertire la marcia della desertificazione. In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità (17 giugno), il direttore generale della Fao José Graziano da Silva ha sottolineato: «È praticamente impossibile evitare la siccità, ma possiamo evitare che la siccità si traduca in carestia o esodi». «Ogni anno il mondo perde 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile nei Paesi in via di sviluppo - ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres - Il degrado delle terre aride riduce il prodotto nazionale nei Paesi in via di sviluppo fino all’8% annuo. Dobbiamo urgentemente cambiare queste tendenze. Proteggere e ripristinare la terra e usarla meglio può ridurre la migrazione forzata, migliorare la sicurezza alimentare e stimolare la crescita economica. Può anche aiutarci ad affrontare l’emergenza climatica globale”.

Il direttore generale della Fao ha sottolineato che per far fronte alla siccità e invertire la marcia della desertificazione, oltre alle tecnologie geospaziali, gli agricoltori possono sfruttare anche soluzioni molto semplici come il progetto ‘Un milione di cisterne’ per la conservazione dell’acqua piovana. «È molto semplice. L’acqua piovana viene conservata sotto le abitazioni, in modo da essere disponibile tutto l’anno per persone e animali», ha detto. Inoltre, nella regione del Sahel, la Fao e altri partner sostengono l’Unione Africana per creare la Grande Muraglia Verde, un’iniziativa pionieristica in Africa per combattere il degrado del suolo, la desertificazione e la siccità: il piano è quello di circondare il Sahara con un ampio tappeto di vegetazione, alberi e cespugli, al fine di rendere verde e proteggere il paesaggio agricolo, impedendo l’avanzare del deserto. «Questa misura ci sta aiutando ad arrestare la desertificazione, che è una delle principali cause dei crescenti conflitti tra pastori e agricoltori», ha aggiunto José Graziano da Silva. Non solo. La Fao ha presentato la nuova versione di WaPor, un database open-access che sfrutta dati satellitari in tempo reale per monitorare la produttività della terra e dell’acqua in Africa e nel Vicino Oriente. Infine, la Fao e la New Development Bank (Ndb) hanno concordato di intensificare gli sforzi congiunti per aiutare i Paesi a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con particolare attenzione alla salvaguardia delle risorse idriche e del suolo e alla lotta alla desertificazione.