CERVETERI - Un’analisi politica e sociale che affronta tre avvenimenti che hanno indissolubilmente segnato la società attuale nel libro “NeoSocialismo”, scritto da Luigi Agostini che verrà presentato mercoledì alle ore 17 nei locali di Sala Ruspoli. 

L’autore, già dirigente sindacale nazionale e segretario confederale, è stato direttore del Centro Studi di Politica Economica (Cespe) ed è autore di numerosi articoli di politologia e di economia. 

Interverranno con l’autore, il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, il sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini e il segretario generale Cgil Roma Lazio Michele Azzola.

‘’Neo socialismo’’ affronta le tre date che hanno segnato i giorni che stiamo vivendo: ‘’dicembre 1989’’ che decreta il collasso definitivo del socialismo sovietico; ‘’agosto 2007’’ che, con il fallimento della Lehman Brothers, dà avvio alla più grande crisi del capitalismo dell’Occidente;  ‘’4 marzo 2018’’ data delle ultime elezioni politiche che hanno indissolubilmente cambiato il quadro parlamentare ed extraparlamentare italiano e che segna la più micidiale sconfitta della sinistra italiana nel dopoguerra.

Il presente, in Italia e nel mondo, è tuttora dominato dagli effetti disordinanti di questi avvenimenti e l’accumulo di disordine sembra quasi inibire oggi, specie a sinistra, una visione razionale della politica. In tale disordine la destra ha un gioco più facile: l’America first sembra diventato lo scudo dietro cui si nasconde la destra di ogni angolo del mondo. Allo spazio chiuso della destra, la sinistra può rispondere solo con un’idea di spazio aperto ma governabile, che per la sinistra italiana può essere oggi solo lo spazio europeo, uno spazio politico in gran parte da conquistare. 

Ma questo è possibile solo reinterpretando la crisi innescata dal fallimento della Lehman come dinamica trasformativa dettata dalla rivoluzione informatica, che distorce, confonde e persino acceca la capacità di lettura delle contraddizioni che pure il suo avanzare continuamente produce. 

Per questo è sommamente necessario un «riarmo teorico» della sinistra sociale e politica. Pena lasciare il campo, nell’acqua sporca della crisi, a giullari e avventurieri di ogni risma. 

Questo lavoro è dedicato all’analisi della nuova «marca» di capitalismo e ha il suo ancoraggio nel Marx del capitolo dei Grundrisse sulle macchine, nella sua straordinaria e profetica attualità, e nel Gramsci di Americanismo e fordismo, oltre che nell’esperienza di dirigente sindacale e politico del suo autore.